Gueli: Zamparini ama il Palermo, non credo che mollerà

Roberto Gueli commenta il futuro societario del Palermo calcio e le strategie di mercato dei rosa.

Gueli: Zamparini ama il Palermo, non credo che mollerà

Roberto Gueli, volto dello sport siciliano e nuovo caporedattore di Rai Tre Sicilia, commenta così la situazione di mercato del Palermo: "Il futuro del club ruota tutto intorno a Vazquez perché è l'unico pezzo pregiato che la società può mettere sul mercato, quindi di conseguenza può fare cassa, e il Palermo può, poi, riutilizzare questi soldi soldi. Il Mudo meriterebbe di giocare in una grande squadra sia italiana che estera, ed è l'unica merce di cambio per ripianare le carte della società, l'unico giocatore che può fornire al Palermo il capitale che serve. Dall'altra parte c'è Gilardino, che è un giocatore diverso da Vazquez, e che in questo momento, probabilmente, non ha un mercato così largo. È un giocatore stagionato che ha dimostrato di avere ancora voglia di far gol e di essere protagonista. Insomma è il giocatore su cui bisognerebbe puntare per la prossima stagione, dal momento che ha anche firmato un triennale col Palermo. L'ingaggio è alto ma se si vuole si possono trovare delle soluzioni per spalmarlo".

Puntare sui giovani italiani non è arte di tutte le squadre: "In questi anni il Palermo ha puntato sui giovani provenienti dai campionati esteri, come Vazquez, Dybala, Lazaar. Durante l'era Foschi, invece, ha rilanciato talenti già conosciuti come Corini, Barzagli, Toni, Bresciano. Adesso però bisogna avere le idee chiare e bisogna trovare il coraggio di puntare sui giovani del nostro settore giovanile, che tra l'altro, in questi anni, hanno ottenuto risultati positivi nei loro rispettivi campionati. Spesso questi ragazzi, vengono dati in prestito in campionati di lega pro e alcuni, come Embalo poi ritornano. Per puntare e scommetter sui giovani italiani bisogna avere coraggio. Spero che Foschi trovi questo coraggio e faccia cambiare idea alla società".

Foschi-Ballardini, la situazione è ancora altalenante, ma Gueli è ottimista: "Nel calcio si fa pace, si litiga e si fa di nuovo pace. Tra i due c'è stima reciproca, a Genova, insieme, hanno fatto bene. Io sono fiducioso, anche perché Ballardini merita la riconferma, insieme a Di Marzio è stato tra i protagonisti indiscussi di questa salvezza, sotto l'aspetto dirigenziale. È un elemento fondamentale. Foschi, dall'altra parte, è un dirigente che sa il fatto suo, sa placare situazioni difficili e conosce molto bene Zamparini: magari sa anche come governalo. Io, personalmente, sono molto contento che Foschi sia tornato a Palermo".

Delineare il futuro societario del Palermo calcio è difficile: "È una situazione ballerina - sottolinea Gueli -, un giorno Zamparini decide di vendere e il giorno dopo, magari, non trova gli acquirenti". Ma il grande amore che Zamparini, nonostante il suo carattere duro, dimostra per il calcio spinge Gueli ad un'affermazione: "Io, però, sono convinto che il presidente sia troppo innamorato del calcio e del Palermo per lasciare, e penso che rimarrà nonostante i problemi di bilanci e i problemi ambientali. Vedremo, nei prossimi giorni, cosa verrà fuori".