Palermo, alzare l'asticella in difesa è di importanza vitale
102 gol in due stagioni. 53 In quella appena passata. Sono numeri enormi che fotografano come il Palermo, da quando è tornato in serie B, non ha trovato "pace" in difesa. Sono cambiati anche tanti uomini, ma anche l'ultima stagione ha consegnato una retroguardia inadeguata e da rinforzare pesantemente.
Sia chiaro: non bisogna cadere nell'errore di fare terra bruciata. E' certamente vero che il Palermo al suo interno ha giocatori di valore (Lucioni se sta bene fisicamente, Ceccaroni che si deve ritrovare, più Diakitè e Lund il cui percorso di crescita può solo migliorare); ma non basta. Bisogna alzare l'asticella.
L'arrivo di Nikolaou e la cessione di Aurelio vanno in questa direzione: il centrale greco è certamente un upgrade rispetto a molti dei difensori presenti attualmente in rosa. La partenza di Aurelio ufficializza di fatto la necessità di prendere un laterale sinistro d'esperienza per permettere a Lund di crescere con più serenità.
Non basta neanche così. La campagna di rafforzamento deve prevedere altre cessioni e altri arrivi. I nomi che attualmente sono sul taccuino del ds De Sanctis, da Gyomber a Carissoni, a detta di chi scrive non possono essere i sostituti dei vari Buttaro, Nedelcearu, Graves, che per forza di cose dovranno salutare. Serve di più.
Tutto ciò dovrà ovviamente essere accompagnato dalla mano del tecnico. Una buona fase difensiva dipende anche in larga parte dall'impostazione che l'allenatore darà alla squadra. Questo sarà compito di mister Dionisi, a cui però va consegnata una difesa di primissimo livello: è di importanza vitale.