Rajkovic, da «Mister Fragile» a Gladiatore

Rajkovic, da «Mister Fragile» a Gladiatore

Un inizio di carriera promettente, una gavetta in giro per l’Europa dal PSV all’ Amburgo in Germania e una serie di infortuni che hanno subito compromesso la sua storia calcistica.

 

Degli infortuni che sembravano aver compromesso il futuro di Rajkovic, ma da cui il difensore è sempre riuscito a riprendersi.

Arrivato a Palermo nel 2016, il serbo, che arrivò in Sicilia già acciaccato, ha passato gran parte del suo tempo in infermeria a causa dei numerosi infortuni che lo hanno colpito anche in maglia rosanero.

 

Un gigante fragile, ma che con il tempo e la pazienza è sempre riuscito a rialzarsi e che adesso è uno dei titolari inamovibili della difesa rosanero.

 

Infortuni significativi e altri giunti in modo bizzarro. Come ricorda l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Rajkovic «si fratturò il naso per uno scontro con Posavec nella gara di Pescara col Crotone» e nello stesso anno rimediò l’infortunio che poi lo portò ad uno stop di 500 giorni: la lesione scheletrica del piatto tibiale postero-laterale del ginocchio destro in aggravamento di condropatia femoro-rotulea.

 

Nonostante il lungo periodo passato in infermeria, il serbo ha sempre lavorato intensamente per poter tornare a giocare. Il Palermo d’altra parte, continuò a puntare su di lui nonostante la retrocessione in Serie B e il suo stipendio sostanzioso che gravava sul monte ingaggi.

 

Dopo quel lungo stop, Rajkovic si rivede nella sfida dello scorso febbraio a Perugia, prima di fermarsi nuovamente due partite dopo contro l’Ascoli. Si temono lunghi tempi di infortunio, ma il serbo riesce a recuperare dopo appena tre settimane diventando il perno della difesa rosanero.

 

Titolare sia con Tedino che con Stellone, Rajkovic ha finora giocato oltre 750 minuti tra campionato e Coppa Italia: come lui, solo Bellusci e Brignoli. Un dato significativo, soprattutto considerando l’inferno che ha dovuto passare prima di potersi ritagliare uno spazio da titolare.

 

Adesso il numero 5 rosanero sta bene e lo conferma anche tramite il sito ufficiale: «Sto bene fisicamente e mentalmente, ho tanta voglia di dimostrare la mia grande voglia di giocare a calcio recuperando il tempo perduto negli ultimi anni».


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Insomma, non solo Stellone ritrova un giocatore sprecato per la Serie B, ma ritrova un combattente che cerca sempre di dare il massimo per conquistare un posto da titolare. Una maglia da titolare che, come ha ribadito ieri lo stesso Rajkovic, «non spetta di diritto ma va meritata».