Quando il Nove non c'è...
di Andrea Bosco
È dall'inizio della stagione che impazza il dibattito in merito al centravanti titolare del Palermo. Se per Corini non c'è mai stato alcun dubbio, con Matteo Brunori indiscutibilmente in prima linea, non sono pochi i tifosi rosanero che avrebbero voluto vedere Edoardo Soleri schierato dal primo minuto più volte nel corso del campionato. Il numero 9 rosanero ha siglato 8 reti quest'anno, sparse qua e là tra periodi più e meno prolifici, senza però mai far mancare il suo apporto qualitativo come leader tecnico e non solo.
Non è mai semplice comprendere e apprezzare il lavoro di un attaccante quando magari fatica a trovare la via del gol, soprattutto quando alle spalle scalpita un vero e proprio idolo della piazza, quel ragazzo col sorriso sempre stampato sul viso, capace di scaldare il cuore della piazza ricevendo ovazioni fragorose. Poi l'occasione perfetta: il Capitano riceve un giallo contro il Modena che lo costringe a saltare la partita di Catanzaro, e Soleri ha finalmente la sua occasione, galvanizzato dall'emozionante doppietta sotto la Curva Nord.
La sfida del Ceravolo ha dato molte indicazioni su quali siano gli equilibri fondamentali che regolano il reparto offensivo rosanero. Al netto del gol sbagliato in avvio e di una serata oggettivamente poco brillante, la mancanza del punto di riferimento là davanti nel tridente si è avvertita chiaramente in più di un frangente, e questo non va a sminuire o ridurre il valore di Soleri, ma a ricordare perché Matteo Brunori sia da 3 anni una colonna portante di questa squadra.
Il suo modo pregevole di lavorare i palloni, i suoi movimenti senza palla sempre ragionati, la sua capacità di farsi trovare sempre al posto giusto e di dettare i tempi della manovra offensiva con decisione, sono tutte caratteristiche che elevano il numero 9 a pilastro imprescindibile di un Palermo che ha bisogno del suo bomber più di quanto si possa immaginare. Perché l'attaccante è chiamato a gonfiare la rete, ma da contorno ci sono delle abilità che quando presenti passano inosservate, quando mancano ne avverti il bisogno. Soleri è un giocatore prezioso, di impeto, di cuore, capace di incidere come pochi quando vanno fatti saltare gli schemi e c'è bisogno di un lampo nel buio, ma non ha ancora lo spessore necessario a caricarsi sulle spalle la squadra fin dall'inizio di partita. Catanzaro-Palermo non ha ridimensionato Soleri come calciatore, ha soltanto esposto un'evidenza di cui era fondamentale prendere atto