Palermo, il canone dello stadio torna a prezzo pieno ma il Barbera cade a pezzi

Palermo, il canone dello stadio torna a prezzo pieno ma il Barbera cade a pezzi

E' notizia di ieri sera che il Canone per l'utilizzo del Renzo Barbera è tornato al suo prezzo originario, dopo lo sconto di cui il Palermo aveva usufruito durante il periodo pandemico.

Per la precisione, l'ammontare torna ad essere di circa 341.000 euro, a differenza appunto dei 170.500 percepiti in queste ultime stagioni. Una cifra che, seppur non indifferente, non basta di certo per mettere in atto i lavori di cui l'impianto di Viale del Fante necessita disperatamente, dato che gli ultimi interventi seri risalgono addirittura ad Italia '90. Sappiamo che anche i proventi maturati dalla due giorni di concerti di Vasco Rossi verranno utilizzati per tamponare, ma appunto si tratta sempre e solo di interventi tampone.

Il Barbera, per tornare a splendere, avrebbe bisogno di un lavoro strutturale: innanzi tutto si dovrebbe partire dal rifacimento dei servizi igienici, fatiscenti da anni. Urge anche un riammodernamento delle parti interne (ci sono persino pezzi di scalinate divelti, pericolosissimi per chi sale o scende), e ancora un cambio della seggiolatura ormai ingiallita. Sperando che, quantomeno, venga risolto il problema dell'acqua che filtra nell'unico settore coperto (a proposito, è indecente che nel 2023 non si pensi ancora ad una copertura totale), servirebbe anche molto altro, e la speranza del Comune rimane sempre la candidatura a Euro2032, in cui però la città di Palermo è stata indicata come "riserva" rispetto alle 10 sedi scelte dall'Italia.

Se poi questa candidatura dovesse andar male (la Turchia ha le stesse probabilità dell'Italia di vincere) l'unica strada per il Comune sarebbe quella di, finalmente, concedere al privato (in questo caso il City Group, una società che di stadi e impianti sportivi se ne intende) una concessione a lunghissima scadenza o addirittura proprio una vendita dello stadio, prima di ritrovarsi come è successo in altre piazze una struttura piena di storia ma anche di ragnatele, piloni distrutti e zone interdette al pubblico.