Zamparini: «Il Palermo vale 50 milioni, in serie A almeno 70»
Redazione 
Continua l'intervista del patron Maurizio Zamparini dal ritiro di Sappada in Friuli. L'ex presidente ha parlato della situazione societaria del club rosa e del nuovo Palermo targato Foschi e Tedino:
FIDEIUSSIONI
«Il caso fideiussioni l'ho scoperto stamattina leggendo i giornali, il Palermo da questo punto di vista è tranquillissimo».
CASO CHIEVO
«Non conosco cosa abbiano fatto, so che hanno fatto delle plusvalenze su dei giocatori ma non sono operazioni che io conosco. il Chievo è una società amica e Campedelli è una persona che stimo e che rispetto molto, quindi spero che ne vengano fuori».
TEDINO
«Con Tedino siamo stati assieme a cena ieri con Foschi e i suoi due collaboratori, abbiamo parlato fino alle undici e mezza di calcio e della squadra e mi ha fatto piacere che anche lui abbia confermato che con Foschi presente anche l'anno scorso a quest'ora saremmo in A. Lo vedo carico, sta facendo gruppo perché una squadra per prima cosa deve essere gruppo sia fra giocatori che con tutto lo staff».
SITUAZIONE SOCIETARIA
«Dal punto di vista amministrativo penso che sia la miglior squadra sicuramente di tutta la serie B, e anche della serie A. Stiamo facendo cassa ed è confermato dal fatto che con due giocatori abbiamo fatto 15 milioni quando il perito della procura diceva che tutto lo staff del Palermo ne valeva 17 e mezzo, come a voler dire che la società non aveva patrimonio. Io stimo lo staff del Palermo almeno 50 milioni, e in serie A ne vale 70-80. Abbiamo un ottimo bilancio, Giammarva ha già inviato il budget dell'anno prossimo alla Covisoc dove il Palermo chiude in attivo sia di liquidità che di bilancio».
Il NUOVO PALERMO
«Il Palermo di Tedino e Foschi sarà una squadra che avrà molto entusiasmo e con giocatori di qualità in riferimento alla categoria serie B. Qualora dovessimo andare in serie A il discorso cambia, perché in quel caso abbiamo sicuramente bisogno di 4-5 elementi che fanno la differenza. Foschi sta costruendo una squadra per la serie A, non per salvarci».
