Rajkovic, da baby meraviglia a flop assoluto. E un caratterino...

Rajkovic, da baby meraviglia a flop assoluto. E un caratterino...

 

Rajkovic story: “Nel 2005 i tabloid inglesi associavano a Rajkovic una sola espressione, «wonderkid», ragazzino delle meraviglie o qualcosa del genere – racconta il Giornale di Sicilia -. Il fatto che John Terry abbia giocato oltre 700 partite col Chelsea e sia ancora lì significa che il neo rosanero, candidato alla sua successione, non ce l’ha fatta. Da un pezzo l'ex talento, per cui il club allora allenato da Mourinho aveva sborsato l’equivalente di oltre 5 milioni di euro all’Ofk Belgrado, è stato catalogato alla voce «flop assoluto. Coi Blues ha giocato solo amichevoli ai tempi di VilasBoas, per il resto peregrinazioni varie in prestito (con due picchi, i titoli olandesi 2007/08 e 2009/10 vinti con Psv e Twente, da comprimario, rispettivamente con 13 e 10 presenze) e non solo per ragioni tattiche o comportamentali, ma anche per motivi burocratici. Non ha mai ottenuto il permesso di lavoro necessario agli extracomunitari e la Football Association, la Federcalcio inglese, non gli ha mai dato l’ok. A Stamford Bridge, comunque, il caso di Rajkovic ha fatto... scuola. Nel bel mezzo dell’esperienza olandese arrivò la figuraccia internazionale: ai Giochi di Pechino 2008 lo sputo all’arbitro Abdullah Al Hilali durante la vittoria per 2-0 dell’Argentina sulla sua Serbia. La Fifa lo condannò a 12 mesi di squalifica con la Nazionale e col proprio club, il Twente, che poi ottenne uno sconto di qualche mese”.