Ripescaggi, l'ennesimo rebus

Ripescaggi, l'ennesimo rebus

Una storia senza fine quella del format di Serie B.

 

Dopo un’estate ed un inizio di stagione caratterizzati da una serie di ricorsi per i ripescaggi, ancora non si è giunti alla decisione definitiva in merito al format della Serie B. Ad aver rimesso tutto in discussione, la riapparizione dei commi del Decreto Sicurezza dedicati alla riforma della giustizia sportiva.

 

Avendo istituito, in accordo con il Governo, una Commissione ad hoc che avrebbe dovuto chiarire le controversie relative alle ammissioni nei campionati, il presidente del Coni Giovanni Malagò pensava di aver tenuto nei confini della giustizia sportiva il caso del campionato cadetto.

 

Una mossa non andata a buon fine. Nonostante la decisione in merito ai membri della commissione sia stata presa di comune accordo con Palazzo Chigi, infatti, il sottosegretario Giorgetti ha di fatto effettuato un dietro front. Secondo Giorgetti, data la gravità della situazione, la decisione deve essere presa da un organo più importante e per questo, stando a quanto riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, è stato chiamato in causa Sergio Mattarella.

 

Alla base di tale decisione, ci sarebbe il malcontento dello stesso Giorgetti maturato dopo l’ennesimo rinvio (a domani) della sentenza del Tribunale federale sul format della B e il pressing di alcuni esponenti a cinque stelle, decisi dall’inizio a calcare la mano sulla giustizia sportiva e sul Coni.

 

Non è ancora chiaro, tuttavia, quando verrà applicato il decreto che, ricordiamo, riserva le controversie «alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ed alla competenza esclusiva del Tar del Lazio», con la precisazione che «per le stesse controversie resta esclusa ogni competenza degli organi di giustizia sportiva».

 

La prima versione della riforma governativa doveva essere applicata alla stagione 2019/2020, ma adesso «le norme si applicano anche ai processi ed alle controversie in corso». Bisognerà dunque capire se tale decreto, che prevede anche che le controversie attualmente «pendenti davanti agli organi di giustizia sportiva possono essere riproposte dinanzi al Tar regionale entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto», possa essere applicato al caso attuale della Serie B.

 

Un rebus, quello del campionato cadetto, che deve ancora essere chiarito sotto tantissimi aspetti.