Palermo, cessione societaria necessaria per superare il caos

L'ambiente, soprattutto dopo il mancato acquisto di un attaccante, è una polveriera pronta ad esplodere

I fatti più recenti acuiscono il malcontento nei tifosi rosanero ed insinuano più di un dubbio negli addetti ai lavori. Le minacciate dimissioni del tecnico Ballardini, al momento respinte dalla società e le dichiarazioni del presidente Zamparini hanno creato due correnti di pensiero contrapposte. La prima, quella dirigenziale, sostiene che il mercato del Palermo sia soddisfacente, tanto da considerare la squadra più forte di una decina di altre compagini del campionato. La seconda, quella del tecnico ravennate, peraltro condivisa dalla stragrande maggioranza dei tifosi, sostiene che male si è operato sul mercato e che gli acquisti effettuati non compensano le cessioni. Un dato appare a nostro avviso evidente: c'è una insanabile scollatura tra la linea societaria e l'opinione pubblica. E le ultimissime uscite del presidente e le tante manifestazioni di dissenso, anche attraverso i commenti sui social da parte dei tifosi, lo dimostrano. L'ambiente è una polveriera pronta ad esplodere e la miccia potrebbe essere un esonero del tecnico alla prossima sortita. Questa squadra può contare solo su un paio di elementi di discreta tecnica e su pochi elementi di esperienza. Tutto il resto è affidato alla speranza che i giovani mantengano le promesse e la certezza che Ballardini stia modulando un gruppo coeso. Basterà per una tranquilla salvezza? L'auspicio è che tutto funzioni e che presto si concretizzi la cessione societaria, per far sì che il calcio possa ancora sopravvivere in questa città. Toni D'Anna