Orlando: Cinesi, arabi o lapponi, purché siano seri e autorevoli

Orlando: Cinesi, arabi o lapponi, purché siano seri e autorevoli

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervistato da Xavier Jacobelli per il Corriere dello Sport, che oggi ha dedicato uno speciale sui rosanero.

Orlando parla del suo ruolo rispetto alla società del Palermo e di Zamparini, auspicando chiarezza da parte del presidente.

 

"Negli ultimi quattro anni sono andato al "Barbera" una sola volta: era l'ultima giornata del campionato scorso, in occasione di Palermo-Verona, quando i rosanero si sono giocati la A e, per 7 minuti, erano finiti in B. Il mio ruolo mi impone di seguire le vicende della squadra, che, peraltro, si chiama Unione Sportiva Città di Palermo, senza compiere interferenze, rispettando i ruoli e intervenendo solo in caso di emergenza.

Zamparini? Ha il mio apprezzamento per ciò che ha fatto, nessuno mette in discussione i meriti che il presidente ha acquisito in questi quindici anni. Ma dall'inizio del campionato stiamo vivendo una situazione radicalmente diversa rispetto al passato. Palermo vive un doppio fenomeno: la delusione per un torneo che procura continui patimenti e la disaffezione della tifoseria. Ad eccezione di quanto accadde l'anno scorso, lontano dallo stadio, in occasione della gara contro la Lazio, la tifoseria si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto. Il sindaco e l'amministrazione sono sempre al fianco del Palermo. Io soffro come soffrono tutti i tifosi che chiedono chiarezza".

Il sindaco Orlando parla anche della cessione della società: "Sa cosa mi ha detto un ragazzino durante una manifestazione sportiva? Sindaco, compralo tu il Palermo! Gli ho risposto con un sorriso. Io sono il sindaco più sovietico del mondo. Nel senso che dietro ognuna della nostre aziende pubbliche c'è sempre un privato che ha fallito. Ma il Comune di Palermo non può certo rilevare il Palermo. Dunque, che siano cinesi, arabi o anche lapponi, ma che siano credibili, seri, autorevoli. L'ho detto a Zamparini e glielo ripeto ora: da parte del sindaco c'è la massimo disponibilitò ad incontrare chi voglia entrare nel Palermo. L'importante è dire le cose come stanno".