Palermo e la sua Itaca: la Maga Circe, Orlando e De André

Palermo e la sua Itaca: la Maga Circe, Orlando e De André

 

Pensieri.

Ok è vero, penso troppo. Non è di certo colpa mia se alcuni dubbi permangono e sono lì come una vox clamantis in deserto senza alcuna risposta. Lo abbiamo riportato proprio pochi istanti fa il monito de La Repubblica che si chiede a chiare lettere chi ci sia dietro l’attuale proprietà.

L’intera vicenda avvolta dal mistero, manco fosse Enrico Ruggeri, continua a mantenere la sua patina di oscurità.

La Sport Capital Group Investments Ltd, la Sport Capital Group Holdings Limited, Dean Holdsworth, Clive Richardson, Jake Lee, Maurizio Zamparini ok.

Ciò che appare alquanto strano e un po' sorprende conoscendo il modus operandi sempre solerte e premuroso per Palermo è il silenzio del sindaco Leoluca Orlando.

E’ vero la scorsa settimana con un Tweet ha fatto sentire la sua presenza, ma di fatto il primo cittadino ha scelto la via del silenzio.

Mi scusi Sindaco comprendo la sua posizione e il mio riferimento non vuole conferire sfumature polemiche al tutto: non crede che sarebbe opportuno incontrare i nuovi proprietari? Non pensa che potrebbe servire a trovare qualche certezza?

 

Certamente Orlando ha delle matasse ben più delicate da dissipare ma una squadra come il Palermo, in una città come il capoluogo siciliano, forse meriterebbe più attenzione: perdoni la franchezza, Sindaco.

Sarebbe un modo per dare voce alle domande che addetti ai lavori e non si pongono da mesi senza trovare alcuna risposta se non tramite qualche comunicato che sporadicamente appare sul sito ufficiale della società a mo' di “supercazzola”.

E’ proprio l’incertezza la madre della paura che per natura umana si insinua quanto più si ama ciò a cui in quell’esatto istante pensiamo. Il popolo palermitano, passionale per definizione, merita chiarezza e magari - qualora fosse possibile - serenità.

Intanto la squadra continua a fare il suo dovere in campo - nonostante lo scivolone dell’altra sera contro la Salernitana - ma la lontananza della gente dimostra che il progetto affascina poco e ad avere la meglio è sempre la diffidenza.

E’ domenica, nonostante sia magica la mente dove nasce la curiosità, a volte pensare troppo non aiuta a vivere bene.

Intanto si continua a navigare a vista e, come Ulisse, chissà in quante “Maga Circe” si imbatterà il nostro Palermo prima di abbracciare la sua Itaca.

 

Il maestro De Andrè aveva previsto tutto…

 

E al Dio degli inglesi non credere mai

 

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