Brunori adesso è un caso vero. Zero minuti a Frosinone per il capitano del Palermo
La casella 'zero' rimbomba pesantemente sulla testa del capitano del Palermo Matteo Brunori. Non era facilmente prevedibile un mancato impiego del numero 9 anche in casa del Frosinone, ma così è successo e, a dire il vero, nessuno in questa storia può dire di aver vinto.
Non ha sicuramente vinto il Palermo squadra, rimasto impantanato sul pari sul campo del Frosinone ultimo in classifica, incerottato e in balìa anche di una squadra poco prolifica. Non può dire di aver vinto lo stesso Brunori, che ha collezionato soltanto 400 minuti in questa prima parte di campionato, nonostante rappresenti il secondo miglior cannoniere nella storia del club, nonché un suo importante patrimonio.
In particolare, non può dire di aver vinto il tecnico Alessio Dionisi: la scelta di puntare su Le Douaron come prima punta si è rivelata fallimentare e insistere sul francese fino al 74' non ha portato i risultati sperati; difatti, quando entrato, Henry (anche lui in panchina per quasi tutto il corso della partita) ha dimostrato di sapere guidare l'attacco con maggiore padronanza, gestendo più palloni e rendendosi ben più pericoloso in un solo quarto d'ora dell'ex Brest.
Infine, v'è la società, che certo non può dirsi soddisfatta di tutta quanta la storia. La squadra non ha ingranato, anzi tutt'altro, e i suoi migliori calciatori non sono stati finora valorizzati, tra i nuovi acquisti e la vecchia guardia. La querelle Brunori si arricchisce ora di nuovi particolari, Dionisi sostiene di avere schierato i calciatori che si sono allenati meglio degli altri e lancia sibillinamente dei messaggi: Brunori, dunque, non si è allenato con impegno? E se lo ha fatto perché?
Si getta una pesante ombra in questa lunga sosta Nazionali, l'ultima dell'anno. Poi sarà già tempo della doppia sfida in casa contro Sampdoria e Spezia e, quasi al termine del girone d'andata, distante più di 10 punti dai primi due posti, per il Palermo squadra, dirigenza e società sarà già il momento di tirare le somme. Per forza di cose.