Da Brescia: squadra con blackout. Razzismo tifosi? Non credo

L'intervista alla giornalista bresciana Erica Bariselli per la rubrica "L'Opinione in rosa".

Da Brescia: squadra con blackout. Razzismo tifosi? Non credo

Sarà il Brescia il primo avversario del girone di ritorno che il Palermo affronterà al Barbera. Le rondinelle, reduci da una pesante sconfitta casalinga, navigano in piena zona play-out. Gli uomini allenati da Roberto Boscaglia proveranno a fare lo sgambetto alla capolista, sperando di poter uscire fuori da una situazione che sta diventando pericolosa. A confermare la voglia di riscatto della squadra bresciana la conduttrice e giornalista di Teletutto e del Giornale di Brescia Erica Bariselli, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione:

 

«Il Brescia arriverà agguerrito, o perlomeno l’auspicio è questo, perché la sconfitta interna con l’Avellino, per come è arrivata è stata una delle più cocenti di questa stagione, anche se quest’anno di flop ce ne sono stati parecchi. Il Brescia è passato inizialmente in vantaggio, stava giocando veramente bene, forse il suo miglior primo tempo di tutta stagione. Era infatti riuscito a reagire con una doppietta di Torregrossa in un minuto ma, inspiegabilmente, nel secondo tempo non è tornato in campo e l’Avellino è riuscito ribaltare la partita. Ed è questa mancanza di continuità, tra un tempo e l’altro, che caratterizza questa squadra, fin dalla prima giornata».

 

E’ probabile, a dire della giornalista, che il Brescia stia pagando ancora qualche conto con il passato, anche il recente arrivo di Cellino, a stagione iniziata e dunque già impostata, potrebbe aver contribuito ad un clima di forte instabilità che in qualche modo ha influenzato la squadra. Difficile capire dunque che avversario potrà trovare il Palermo: 

 

«L’atteggiamento che il Brescia avrà contro il Palermo – ha confermato la Bariselli - è ancora tutto da decifrare, innanzitutto questa è una settimana molto particolare ed anomala perché caratterizzata dal mercato. Fino alla settimana scorsa non era arrivato nessun giocatore nuovo, adesso e’ appena arrivato Nikolas Spalek e si attendono altri due nuovi calciatori, di cui uno proprio da Palermo. Ma quello che deve temere maggiormente il Palermo è la rabbia di una squadra che a questo punto deve per forza trovare una reazione. Ed è la stessa rabbia di un allenatore che è ritornato in sella, grande sorpresa, due settimane fa, un tecnico molto motivato ed intenzionato a dimostrare a Cellino che aveva sbagliato ad esonerarlo dopo 8 giornate. Boscaglia è un allenatore che sa molto giocare sulle motivazioni dei suoi ragazzi e una prima scossa si era vista nel primo tempo contro l’ Avellino, io credo che la voglia di uscire da questo limbo per incominciare a costruire qualcosa di importante sia l’arma in più del Brescia, questa potrebbe essere la partita della svolta».

 

Il Palermo dovrà dunque fronteggiare una squadra in cerca di riscatto. Tuttavia, il Brescia, anche contro gli Irpini, ha mostrato di avere il suo tallone d’Achille nel suo reparto difensivo, apparso spesso un pò troppo distratto:

 

«I punti deboli del Brescia sono questi improvvisi momenti black-out in cui si spegne a luce – ha confermato la giornalista - soprattutto a livello difensivo, non è una delle peggiori difese del campionato, però prende dei gol assurdi, ci sono delle amnesie allucinanti che stanno colpendo giocatori di esperienza come ad esempio Meccariello e Gastaldello, ci sono tanti errori dei singoli. Il Brescia non ha molta qualità, può dire la sua e giocarsela contro tutti se va sempre a mille, ma come cala d’intensità rischia di andare in bambola».

 

Se da una parte Palermo e Brescia sono due squadre lontane per storia e tradizioni, dall’altra le vicende calcistiche di Cellino e Zamparini riescono in qualche modo ad accumunare le due società, entrambi imprenditori ed appassionati di calcio, sono personaggi alquanto diversi da quelli che furono per i bresciani Gino Corioni e per i palermitani Renzo Barbera:

 

«Cellino ancora non lo conosciamo bene perché si non è esposto mediaticamente, non ama molto interagire con la stampa e passa tanto tempo all’estero - fa affermato Erica Bariselli - Ci sono poche occasioni di confrontarsi e di capire da dove nascono certe sue scelte. Il cambio di Marino, ad esempio, ha avuto del clamoroso sia per le tempistiche, sia per aver poi richiamato Boscaglia. Sul piano della conoscenza del calcio ci sono alcuni punti di contatto con l’ex presidente Corioni, ma vedo Cellino più simile a Zamparini, entrambi sono imprenditori del calcio, mentre Corioni era più tifoso».

 

La gara di andata fu caratterizzata da diversi cori razzisti lanciati da alcuni tifosi bresciani contro i supportes rosanero. Per Erica Bariselli però non si tratterebbe di un vero e proprio razzismo contro i meridionali:

 

«Episodi di razzismo? Non credo, le riconduco semplicemente a dinamiche calcistiche, per quanto antipatiche e dalle quali ovviamente mi dissocio, ci mancherebbe altro! Perché non è mai bello sentire cose di un certo tipo Ma posso assicurare, e metterci la mano sul fuoco, che Brescia è una città assolutamente ospitale dove Boscaglia che è siciliano si è trova molto bene, una città dove tutti gli sportivi di qualsiasi».