Zamparini ottimista. Ma le garanzie non ci sono ancora

Il patron del Palermo torna a parlare. Fase delicata della trattativa che in settimana potrebbe avere una svolta.

Zamparini ottimista. Ma le garanzie non ci sono ancora

Closing sì, closing no.

 

Il tira e molla tra Maurizio Zamparini e Paul Baccaglini non è ancora giunto al termine. Il proprietario ed il presidente trattano ad oltranza tramite squadre di avvocati e banchieri assoldati per dirimere le divergenze sull'effettivo valore del club di Viale del fante, ultimo grande scoglio per giungere al definitivo accordo.

 

La trattativa non riguarda i futuri investimenti del gruppo rappresentato dall'italoamericano: per cedere il Palermo e dare pieni poteri alla nuova società, il patron friulano pretende una cifra che si aggira tra i 60 e i 70 milioni di euro; Baccaglini attende i risultati della nuova due diligence per definire la somma necessaria all'acquisizione del club. 

 

L'ex presidente, intanto, raggiunto dai microfoni di LiveSicilia, prova a rasserenare gli animi impazienti della piazza rosanero: «Il closing verrà fatto a brevissimo, non ho la possibilità di aggiungere altro per via di un contratto di riservatezza che mi vincola al più stretto riserbo sulla conclusione dell'affare. Quando si giungerà all'ufficializzazione dell'accordo avrò modo di dire la mia, di chiarire alcuni aspetti e di spiegare tutto nei dettagli».

Zamparini è ottimista, dunque, circa il buon esito della trattativa.

 

In settimana, potrebbero arrivare ufficialmente le garanzie bancarie necessarie alla definizione dell'accordo.

Poi, ad accordo raggiunto, si procederà all'ultimo step: la YW&F Global Limited (che non risulta ancora nè nel registro delle imprese del Regno Unito, né in quello italiano) dovrà rilevare il club ed attestarsi effettivamente la proprietà del Palermo calcio.