Zamparini e il Paese delle meraviglie

All'indomani dell'apertura in negativo della campagna abbonamenti, sono tanti gli interrogativi per i tifosi rosanero sempre più alla ricerca di certezze per la prossima stagione

Zamparini e il Paese delle meraviglie

Il primo giorno della campagna abbonamenti, riservata a chi desidera rinnovare il titolo posseduto nella scorsa stagione si è rivelato, come era ampiamente prevedibile, un vero e proprio flop con pochissimi tifosi allo stadio ed un numero di tessere rinnovate inferiori al centinaio.

Zamparini si aspettava sicuramente che una buona parte del “suo” 98% di estimatori si presentasse all’alba a fare la fila per attestargli l’eterno affetto. 

Evidentemente nonostante i valori richiamati nel logo di questa campagna abbonamenti, lavoro, maglia, dolori, gioie e passione, i tifosi avevano ben altri impegni e ben altre convinzioni.

La sua dichiarazione: “non importa, vuol dire che venderemo più biglietti” è probabilmente dettata dalla certezza che questa squadra possa davvero essere capace di trascinare i tifosi allo stadio ridimensionando la contestazione attualmente in atto. Tutti i giornali hanno infatti previsto per oggi, in concomitanza del primo allenamento in città della squadra, una manifestazione al Tenente Onorato.

Secondo le stime dovrebbero essere più dei soliti sette otto irriducibili. Che lo stadio si possa riempire presto ce lo auguriamo tutti ma appare difficile che ciò possa avvenire presto perché il Palermo non sembra al momento essere la corazzata della Serie B. La squadra costruita sinora è un insieme costituito da scommesse ampiamente perse negli ultimi due anni e il solito nugolo di giovani promesse portate in rosa e già descritte come nuovi Vazquez, Cavani etc.

Troppo poco per potere affermare che questa squadra vincerà il campionato con dieci punti di vantaggio. Inoltre, la campagna trasferimenti non è affatto terminata e come da lui stesso dichiarato nessuno in questa squadra è incedibile.

Siamo pronti a giurare che davanti ad offerte “irrinunciabili” i vari Rispoli, Nestorovski e Lo Faso disputeranno il prossimo campionato con un’altra maglia. Zamparini è peraltro convinto che chi li sostituirà saranno giocatori di qualità e i tifosi si affezioneranno presto ai nuovi carneadi. Nelle esternazioni, sempre più frequenti, di Zamparini appaiono infine, personaggi pronti ad investire senza rinunciare alla sua competenza, finanziatori di ogni parte del mondo in trepida attesa di immettere capitali freschi in un bilancio sempre bisognoso di essere risanato.

Un giorno Baccaglini, un altro Frank Cascio e l’indomani cordate dai più svariati continenti. E’ certo il presidente che qualcuno che abbia davvero voglia di prendere il Palermo in Serie B non possa fare a meno della sua presenza e dei suoi consulenti? E’ sicuro che al mondo ci sia qualcuno disposto ad elargirgli cento milioni per una squadra di serie B più i quattrini necessari a ripianare i debiti e ad operare un vero rafforzamento dei quadri tecnici? Inutile a nostro avviso aspettare delle risposte, non ce le darà mai.

Tutto ciò somiglia alla favola di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”  nel quale una bimba insegue in un sogno un coniglio bianco che in un mondo fantastico, che contraddice le leggi fisiche di quello reale, pieno di personaggi incredibili e paradossali le descrive, appunto, delle meraviglie. E’ esattamente l’opposto del pensiero della maggioranza dei tifosi che diserteranno lo stadio e non sosterranno questa squadra che secondo loro di rosanero ha solo la divisa sociale.

Noi racconteremo tutte le gesta tecniche che osserveremo sul campo ma ci chiediamo a chi descriverle. Non abbiamo un coniglio bianco da inseguire ne’ mondi fantastici da esplorare.

Quello che possiamo affermare senza tema di smentita è che una squadra senza tifosi non ha alcun motivo di esistere e questo lo sanno tutti coloro i quali vivono nel mondo reale.