Lupo, qualche errore. Ma non si cerchi un capro espiatorio

Non c’è niente di più sbagliato del volere a tutti i costi, mediaticamente o lavorativamente parlando, la testa di qualcuno

Lupo, qualche errore. Ma non si cerchi un capro espiatorio

Premessa: i primi ad essere stati critici nei confronti del lavoro di Fabio Lupo in sede di mercato invernale siamo stati proprio noi di ForzaPalermo: in particolare chi scrive non ha avuto riserva alcuna nel definire “modesta” la campagna acquisti di gennaio, parlando a chiare lettere di un Palermo indebolito, seppur non esponenzialmente. 

 

Non riuscire a centrare gli obiettivi (o quantomeno a soddisfare le, nel caso specifico poche, necessità) non è certamente cosa da poco per una squadra che aspira a grandi traguardi, ma si tratta comunque di una circostanza che, vista la complessità della sessione invernale, accade spesso e a tutti i livelli. Il fatto che si sia verificata a questo giro non può comunque cancellare in nessun modo quanto fatto di buono in precedenza.

 

Dal suo arrivo in estate Fabio Lupo si è ritrovato a lavorare in una situazione difficile che con il passare dei giorni è persino peggiorata esponenzialmente: ciò nonostante è riuscito sia a trattenere i big, sia a prendere ottimi giocatori anche dall’estero, dimostrando una grande conoscenza del mercato internazionale, una cosa che al giorno d’oggi per le squadre può fare tutta la differenza del mondo in ottica presente (resa tecnica) e futura (plusvalenze). Il risultato finale è stato quello di una squadra molto competitiva che riscuoteva consenso in maniera trasversale prima del blackout che l’ha fatta improvvisamente derubricare ad “Armata Brancaleone” dalle stesse persone che, fino a poco tempo fa, si lanciavano in arpeggi e panegirici.

 

L’idea che il dirigente abruzzese abbia sbagliato tutto perché il mercato di gennaio non è stato soddisfacente è qualcosa di intellettualmente disonesto: mettere in correlazione la poca efficacia dello stesso con l’attuale crisi di risultati rappresenta un’inutile estremizzazione per provare a spiegare in modo semplice un fatto complesso la cui chiave di lettura, a rigor di logica, più che tecnica è psico-fisica.

 

In questo momento si ha la sensazione che, come spesso succede nel calcio e in particolare qui, si cerchi a tutti i costi un capro espiatorio su cui scaricare le responsabilità di un brutto periodo al fine di chetare la conseguente insoddisfazione generale. In un momento del genere (che al Palermo è capitato solamente più tardi rispetto alle altre squadre e da cui ci si può riprendere) non c’è niente di più sbagliato del volere a tutti i costi, mediaticamente o lavorativamente parlando, la testa di qualcuno.

Specie se quel qualcuno, come Fabio Lupo, è riuscito a costruire una squadra buona dalle fondamenta e che buona comunque resta, anche se uno alla Embalo avrebbe fatto comodo.