Orlando, Richardson e Foschi. Facile non ci sta

Orlando, Richardson e Foschi. Facile non ci sta

 

La terza e ultima parte dell'intervista dell'amministratore delegato del Palermo Emanuele Facile, dagli uffici del Renzo Barbera

 

Sugli impegni contrattuali.

«Non era previsto un aumento di capitale ma un ingresso di risorse finanziarie sulla base delle necessità della società, quindi diciamo entro giugno. Non ci sono corsie di preferenze. Non ci possono essere per una società quotata in borsa. Una società quotata in borsa, quando dà delle informazioni su ogni evento rilevante, deve farlo in contemporanea con tutti gli azionisti, con un meccanismo ufficiale. Quindi non possono darsi delle informazioni ad un azionista rispetto ad un altro perché questo crea delle turbative sui prezzi delle azioni. Infatti quando sono reticente a parlare è perché certe notizie devono essere disponibili a tutti. 

L’Us Città di Palermo è l’unico asset rilevante della società quotata. Dal momento in cui una società viene costituita ha dei giorni entro il quale deve comunicarlo alla Camera di Commercio. Non è stato fatto subito, ma qualche giorno dopo. La società è attiva».

 

Sull’inattività della Società.

«Apprendo adesso questo. Verificheremo».

 

Sulle parole di Richardson.

«Richardson ha chiarito quello che è il suo ruolo nel progetto. Il suo è un ruolo che compete la parte sportiva e non finanziaria, per fare chiarezza. Questo è riflesso anche nelle deleghe che abbiamo all’interno della società».

 

Sul mercato.

«Il direttore sportivo e l’allenatore ritengono che la squadra non necessiti di ulteriori ingressi e cambiamenti. Chiaramente è una rosa numerosa e il mercato di gennaio può offrire opportunità. Il mercato non impone alla società di fare interventi: abbiamo una squadra che - nonostante le sconfitte - è prima in classifica. Se nasceranno delle opportunità all’ultimo momento si coglieranno».

 

Su Gunnarsson.

«Il contratto verrà depositato in Lega. Anche qui pensando alla successione delle fasi tempistiche… Il mercato di gennaio è iniziato in contemporanea con il perfezionamento delle operazioni societarie, quindi non c’è stato molto tempo per prepararlo. Neanche il tempo di raccontare quale sia l’autonomia di Foschi con quelle che possono essere le opportunità segnalate da Richardson. Non c’è stato tempo di lavorare su queste dinamiche: su Gunnarsson probabilmente c’è stata una velocità di esecuzione che non eravamo riusciti a preparare. Ma il norvegese è un calciatore della società».

 

Sul motivo per il quale ancora non è stata convocata una conferenza stampa.

«La conferenza stampa non è stata tenuta in maniera formale, ma la faremo. La successione delle cose da fare è tale: vorremmo completare questi adempimenti per poi fare la conferenza stampa».

 

Sullo scetticismo della piazza.

«La tifoseria è in subbuglio per quello che viene scritto. Noi siamo stati chiari, abbiamo dato dei tempi che fino adesso sono stati rispettati. Onestamente mi sembra che quello che abbiamo scritto sia stato chiaro. Se poi si vogliono seguire altre fonti non posso farci niente».

 

Infine un pensiero sull’eventuale incontro con il sindaco Orlando.

«L’incontro con il sindaco Orlando siamo ben lieti di farlo. Credo ci debba essere un rapporto diretto con il sindaco che oltre a rappresentare la città è titolare dello stadio dove la squadra gioca. Siamo disponibili e credo che il sindaco voglia capire se quello che diciamo sia vero. Più di rappresentare ciò che facciamo non posso fare».

 

 

IMMAGINE  SIAMO SU INSTAGRAM!


 

 

ALTRI ARTICOLI

 

• PALERMO E LA SUA ITACA: LA MAGA CIRCE, ORLANDO E DE ANDRE'

 

• ESCLUSIVA: ANTONIO PONTE E' A PALERMO. ECCO PERCHE'

 

• ESCLUSIVA, RICHARDSON ANNUNCIA: «GUNNARSSON È DEL PALERMO»