Serie D, Palermo, obiettivi e idoli. Parla Langella

Serie D, Palermo, obiettivi e idoli. Parla Langella

 

Christian Langella si sta ritagliando piano piano sempre più spazio e sta catturando l'attenzione di mister Pergolizzi per un posto a centrocampo. Langella è stato intervistato dal Corriere dello Sport per un'intervista a 360 gradi spaziando da questa esperienza al Palermo, al suo passato fino agli obiettivi del futuro:

 

«Io un predestinato? Non lo so, posso dire soltanto che, nato il 7 aprile, segno dell’ariete, sono un tipo testardo e convinto. Deciso ad arrivare in alto - ha detto Langella - Cornacchini e Pergolizzi? Cornacchini ha avuto un ruolo molto importante. Ero appena arrivato, senza esperienza. Provo tanta stima per lui, mi ha migliorato nella mentalità, sul fatto di allenarmi a mille e di non mollare mai. Ho trovato davanti a me giocatori di spessore come Bolzoni, ugualmente a poco a poco sono riuscito a ritagliarmi uno spazio, ho segnato tre gol, insomma mi ritengo soddisfatto della mia prima esperienza. Pergolizzi mi ha accolto calorosamente, ho capito che, per prima cosa, cercava di conoscerci profondamente. Un maestro, mi ha messo subito davanti alle sue idee. E noi cerchiamo di apprenderle nel minor tempo possibile perché fra poco c’è il campionato».

 

RUOLO

«Sono pronto. Mi considero una mezzala che preferisce agire a sinistra ma anche dall’altra parte. La mia caratteristica è di spostarmi in fase offensiva. Come piede, preferisco il destro, però uso il sinistro, anche per fare gol, come all’esordio in rosa. In D, trovi campi difficili e devi subito fare gol. Saranno determinanti elementi come Santana o Ricciardo che con uno spunto possono risolverci partite nelle quali ci troviamo in difficoltà. Chi pensa ad una passeggiata, sbaglia. E’ un campionato terribile. Vai in campi duri e gli avversari vogliono farti la festa. Il segreto? Non scopro nulla: il gruppo. E i giocatori di qualità. Cosa mi aspetto? Di vincere il campionato e, dal punto di vista personale, di trovare spazio e dare un apporto alla squadra. Mi godo quest’anno, poi si vedrà. Non posso fare programmi. Il sogno è quello di tutti i ragazzi e cioè di sfondare. Il mio idolo? Hamsik. Mi ha lasciato un segno indelebile».

 

VALORE

«Ronaldo vale 100 milioni, io 50 mila euro… Ma non mi fa paura. Sono all’inizio. A scuola? Diplomato al liceo scientifico sportivo. Studiavo dopo l’allenamento e a luglio ho dato l’esame di maturità a Pisa. Non si sa mai. Mi iscriverò all’università online perché frequentare è impossibile, e sceglierò scienze motorie per rimanere nell’ambito dello sport. Compagni famosi? A Pisa, Moscardelli; a Bari, Brienza. E’ stato lui a parlarmi per primo di Palermo».


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