Il Palermo cambia ancora pelle, Stellone prova la difesa a 3

Il Palermo cambia ancora pelle, Stellone prova la difesa a 3

 

Con la partita di Lecce in avvicinamento Stellone ritorna al passato. Nel test di ieri contro la squadra Under 17 allenata da Ignoffo il tecnico del Palermo ha infatti schierato la difesa a 3, marchio di fabbrica dell'ex allenatore Tedino e utilizzato anche nella parte finale della gara contro il Crotone, vinta proprio nei minuti conclusivi del match. 

 

«E dire che Stellone è da sempre un convinto fautore della difesa a 4, introdotta nella passata stagione sin dal primo giorno di allenamenti e rilanciata appena richiamato da Zamparini alla guida dei rosa. Ciò però non significa che sia un estremista, come d'altronde già visto col Crotone. E nell'ottica di un Palermo tatticamente più flessibile, ripescare le tattiche del passato potrebbe rivelarsi utile»: così scrive oggi Benedetto Giardina per il Giornale di Sicilia, facendo leva proprio sulla predisposizione del tecnico romano a cambiare le proprie idee tattiche per trovare il giusto equilibrio in campo e confermare la sua idea di Palermo "camaleontico". Nel finale contro il Crotone, con l'ingresso di Rispoli in campo e il passaggio alla difesa a 3, per completare la linea arretrata Stellone ha dovuto arretrare Salvi per poter tenere entrambi i giocatori in campo, ma nella rifinitura di ieri i due esterni destri si sono avvicendati sulla propria corsia agendo da tornanti a tutta fascia.

 

Nella sgambatura di ieri al "Tenente Onorato" l'allenatore dei rosa ha schierato prima i due "intoccabili" Bellusci e Rajkovic con Accardi in mezzo, mentre nella seconda parte del test ha provato Pirrello, Struna e Szyminski, senza mai passare alla difesa a 4, facendo intendere che sarà questo, con ogni probabilità, lo schieramento difensivo scelto per affrontare la sfida di domenica contro il Lecce. D'altronde, con il pieno recupero di Aleesami e Rispoli, di caratteristiche più tornanti a tutta fascia che terzini, era prevedibile un utilizzo della difesa a 3, e anche Salvi e Mazzotta, presi per poter costruire una linea arretrata a 4, hanno dimostrato di poter agire anche su tutta la corsia esterna pur avendo attitudini più difensive rispetto ai primi due. 

 

Stellone tuttavia non ha intenzione di mettere da parte le proprie idee di calcio propositivo e votato all'attacco, viste nella sua prima uscita stagionale con i rosa. L'allenatore romano ha infatti confermato, sempre nella seduta di ieri, l'attacco a due punte con un trequartista alle loro spalle, facendo giocare prima Falletti dietro Nestorovski e Moreo, e poi Trajkovski con Puscas e il fantasista uruguaiano avanzato a fianco del rumeno. Nella seduta di allenamento di oggi il tecnico dei rosa continuerà a lavorare su queste opzioni, con l'unica certezza che al "Via del Mare" di Lecce si tornerà con la difesa a 3.