Palermo, quanti dubbi... Al via la stagione dei se

Sabato parte il campionato rosanero. Tante incognite da scoprire e perplessità da fugare.

Palermo, quanti dubbi... Al via la stagione dei se

Sabato contro lo Spezia avrà inizio il campionato del Palermo.

Dopo l’eliminazione dalla Tim Cup, Tedino e i suoi uomini si preparano alla lunga stagione di serie B con la consapevolezza di dover partire bene per dare subito un segnale ai tifosi e agli avversari.

Un Palermo parzialmente rivoluzionato dopo la cocente retrocessione dello scorso anno: a partire dalla guida tecnica, con la scommessa su Tedino, allenatore esperto che viene direttamente dalla gavetta; e poi sul mercato, con l’addio di diversi elementi cardine della passata stagione e l’arrivo di nuovi profili ancora da scoprire.

 

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Ecco perché quella cominciata qualche giorno fa è, per il Palermo, la stagione dei se: tante incognite e diversi dubbi irrisolti, tanto a livello societario – con Zamparini sempre saldo al timone –, quanto sul campo. Giocatori appena arrivati da campionati minori, diametralmente opposti alla serie B sia sul piano tecnico che su quello tattico e d’intensità; un allenatore alla prima esperienza in cadetteria; tanti giovani in cerca di un posto per imporsi finalmente con la maglia rosanero.

I risultati sul campo saranno gli unici arbitri di un progetto che fin qui ha senz’altro dato buone indicazioni, ma che soltanto adesso, con l’inizio del campionato, potrà dare le risposte che tutti i tifosi rosa stanno cercando.

 

La stagione dei se, dunque, perché le dinamiche da valutare sono parecchie e le certezze su cui reggersi davvero poche.

Il Palermo sarà in grado di acciuffare la promozione diretta? O lotterà per entrare nei playoff? O ci aspetta un campionato di sofferenza e delusioni?

I dubbi nel cuore e nella mente dei tifosi rosanero sono tanti. Ecco perché si rincorrono le ipotesi.

 

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Il Palermo farà un buon campionato se Bruno Tedino non avrà disatteso le aspettative di tutti quelli che nel tecnico trevigiano vedono un eccellente allenatore;

se Josip Posavec dimostrerà di avere carattere e svilupperà le doti tecniche che sullo sfondo si intravedono, ma che fin qui il giovanissimo portiere croato non ha saputo mettere in atto;

se Cionek si confermerà un ottimo difensore per la categoria (non ha sfigurato in serie A e con il Modena, in B, ha dato ottima prova di sé); se Struna sarà in grado di scrollarsi di dosso l’etichetta di perdente, ripagando a pieno la fiducia di Tedino; se Bellusci saprà garantire tutta l’esperienza accumulata in anni di serie A.

 

Il Palermo agguanterà la promozione se il blocco di centrocampo sarà in grado di reggere il gioco veloce imposto da Tedino; se Jajalo troverà finalmente la sua posizione e Chochev, definito insostituibile dal proprio allenatore, saprà essere davvero quell’incursore di cui troppo raramente abbiamo visto le qualità; se i nuovi arrivati, Gnahoré e Murawski su tutti, non deluderanno le attese; se Rolando confermerà le eccellenti doti intraviste nel precampionato, se Aleesami non avrà un calo fisico improvviso, come nella passata stagione; se Morganella, con la fiducia del tecnico, potrà sprigionare tutta la grinta in suo possesso. E se Rispoli rimarrà al suo posto.

 

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E poi c’è l’attacco, reparto ben fornito, che però non sfugge alle perplessità: Nestorovski si confermerà il goleador fin qui apprezzato? Sarà l’anno della consacrazione di La Gumina? Balogh ha davvero le qualità che il presidente Zamparini assicura con puntualità? E le domande non finiscono qui. Dipenderà poi da Lo Faso, se resterà alla corte di Tedino, e da Coronado, se saprà onorare la gloriosa numero 10 che ha scelto di indossare.

 

Insomma, sabato parte il campionato ed entra nel vivo la stagione dei se che aspettano solo una risposta. Tedino e i suoi dovranno mettere a tacere ogni scetticismo, delimitare le critiche e confermare le speranze che giorno dopo giorno si alimentano nella piazza rosanero. Ad alcuni giocatori il duro compito di trascinare e “proteggere” i più giovani ed i meno esperti; al nuovo tecnico l’onere di dirigere un’orchestra che deve cambiare musica.

 

Ce la faranno? Se buona parte di questi dubbi verranno fugati positivamente, sì, ce la faranno.

Ma ci sono “se” che sono legati a doppio filo a chi è in grado, come sempre, di cambiare d’un tratto le sorti rosanero: se il presidente Zamparini venderà anche un solo “big” negli ultimi giorni di mercato; se aspetterà Tedino o se gli darà il benservito alla prima difficoltà; se saprà garantire all’ambiente almeno un pizzico di serenità.