«Voglio vincere il campionato. Martinelli? Notizia devastante»

«Voglio vincere il campionato. Martinelli? Notizia devastante»

Parla Alberto Pelagotti.

L'esperto portiere rosanero, intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti al ritiro di Petralia, ha parlato della sua condizione dopo l'infortunio patito nei giorni scorsi nonché della terribile notizia dell'addio (si spera momentaneo) al calcio di Martinelli, passando per le difficoltà del campionato di Serie C e del nuovo regolamento dei 22 tesserati con il rischio sciopero dei giocatori: 

 

«Sto bene, sto aspettando di rientrare in campo e il lavoro quotidiano procede alla grande. Purtroppo l'infortunio è stato un pochino più serio del previsto, dovrei essere pronto per la prossima settimana ma già sto lavorando con i massaggiatori e siamo agli sgoccioli. Mi mancheranno un po' di concetti del mister però li conosco perché avevamo già lavorato insieme, per la condizione fisica non è un problema perché ho lavorato tutta l'estate anzi da quando c'è stato il problema Coronavirus non mi sono fermato un giorno». 

 

MARTINELLI

«A me mancherà personalmente come persona e come amico, per noi è stata una notizia devastante. La sua presenza era fondamentale ma purtroppo la vita è fatta così, dobbiamo cercare di prendere il meglio anche da questa situazione che di positivo ha ben poco. Per noi Ale era un amico e una persona importantissima, ci mancherà tantissimo». 

 

PORTIERI

«Purtroppo ho avuto la sfortuna di vedere poco ma mi fermo spesso per parlare con il preparatore dei portieri. Sono dei ragazzi validi, hanno voglia e si mettono a disposizione del gruppo, saranno utili alla causa. Fallani si è presentato benissimo, sta bene e siamo un bel gruppo». 

 

MIRRI E OBIETTIVO STAGIONALE

«Il presidente è motivato, con grandissima carica. Ha voglia di riportare il Palermo nelle categorie che contano, è una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti. È sempre lo stesso presidente con la sua immensa bontà e con la sua voglia di portare un sorriso alla città. Serie B in due anni? L'anno scorso avevamo l'obbligo di vincere, quest'anno questa parola non la usiamo ma io personalmente dentro di me ho l'obiettivo di vincere il campionato. La società ha detto che il progetto è improntato su due anni ma noi vogliamo andare in campo per vincere tutte le partite». 

 

SERIE C

«La C è un campionato tosto, fisico e duro sotto tutti gli aspetti soprattutto caratteriale e mentale. È un campionato rognoso, paradossalmente mi trovo meglio a giocare in A o in B che in Serie C. Bisogna partire bene, non bisogna lasciare nulla al caso ma abbiamo un allenatore che ha esperienza da vendere e secondo me abbiamo tutte le carte per fare bene». 

 

BOSCAGLIA

«Rispetto all'esperienza di Brescia lo vedo molto più evoluto, avrà fatto tantissima esperienza ed è migliorato ancora. Se la società ha preso lui vuol dire che gli obiettivi sono importanti perché è un allenatore vincente che sa quello che vuole. Il suo lavoro è sempre fondato su basi solide, caratteriali, gioca bene e ha portato tante idee e una squadra motivata. È un allenatore completo sotto tutti i punti di vista». 

 

REGOLAMENTO E SCIOPERO

«Ho parlato con il direttore e con il capitano Mario (Santana), la nostra idea è quella di cercare di rimettere le liste almeno a 25 tesserati. Ci proveremo perché è un discorso che va a pro di tutte le squadre e soprattutto mi viene in mente qualche compagno rimasto a casa senza squadra che non può firmare per via di questo regolamento. La società è dello stesso parere, speriamo di non arrivare allo sciopero ma anche che si possa fare qualcosa in merito a questa faccenda».