Perinetti: «Venezia trasferta ardua ma il Palermo è più forte»

Perinetti: «Venezia trasferta ardua ma il Palermo è più forte»

 

Per analizzare l'attualità in casa di Palermo e Venezia - in vista del prossimo match di lunedì sera - abbiamo raggiunto telefonicamente il Direttore Generale del Genoa Giorgio Perinetti. Ringraziandolo per la sua collaborazione e disponibilità, riportiamo quanto emerso.

 

Partiamo da una fotografia sul campionato cadetto.

«C’è da premettere che quest’anno il campionato di Serie B è particolarmente impegnativo perché essendoci tre squadre in meno e quindi sei match in meno sono tutti scontri diretti: sia nella parte alta della classifica che nella zona bassa. Questo rende il torneo ancora più imprevedibile di quello che solitamente è: il Crotone, ad esempio, era partito con ambizioni di promozione e oggi si trova a lottare per la salvezza».

 

Sul Venezia.

«A Venezia c’è la stessa situazione di Crotone. Tacopina ha cambiato due volte allenatore, l’obiettivo di inizio stagione era la zona play-off. Attualmente la squadra si trova impelagata nella parte bassa della classifica e questa settimana è stato esonerato ancora una volta il tecnico con l’arrivo di Cosmi. La persona giusta, in grado di dare una scossa all’ambiente e al momento negativo».

 

Obiettivo play-off e ci si ritrova in fondo alla classifica, quali i motivi?

«Sicuramente colpa di risultati negativi che non ti aspetti, magari è stato sopravvalutato l’organico della squadra. Nel mese di gennaio sono stati apportati ulteriori cambiamenti, come l’avvicendamento di due tecnici e ora - con Cosmi - addirittura tre. Il Venezia era partito con altre intenzioni e oggi si trova a lottare per un obiettivo diametralmente opposto rispetto a quello prefissato.

Con la classifica non buona, subentra l’ansia e l’avere in rosa tanti giovani accentua questo stato d’animo».

 

Su Cosmi.

«È un condottiero che conosce perfettamente queste battaglie: lo scorso anno ad Ascoli è riuscito nell’impresa. Per il Palermo non sarà una trasferta facile anche se i siciliani sono attrezzati e quindi non devono temere nessun avversario».

 

Situazione societaria. Per il Palermo la trasferta di Venezia nasconde le medesime insidie di Crotone?

«Penserei soltanto ad analizzare la partita in sé, interpretata al meglio dal Crotone in un campo sempre molto particolare. Anzi, la situazione societaria responsabilizza ancora di più i calciatori. Foschi è rimasto vicino alla squadra, da garante quindi questa situazione - anche se certamente delicata - la vedo come uno stimolo in più per fare meglio in campo».

 

Infine, un pensiero sul momento del Palermo.

«La promozione svanita la scorsa stagione, quest’anno credo possa essere alla portata dei rosanero avendo la squadra migliore del campionato. Speriamo possa centrare la vittoria finale.

Paradossalmente l’avversario più pericoloso del Palermo è se stesso se non riesce a mantenersi concentrato, isolandosi da tutto e pensando soltanto al campo e all’obiettivo sportivo».

 

 

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