Palermo-Latina, le pagelle: Giron instancabile

Palermo-Latina, le pagelle: Giron instancabile

Pelagotti 6,5

Nel primo tempo l’estremo difensore rosanero si limita a controllare e smanacciare un tiro a giro dalla distanza insidioso di Tessiore, nella ripresa dopo aver ringraziato la Dea bendata per il “regalo” concesso da Jefferson si supera nella conclusione bassa ravvicinata di Sane che vale come un gol.

 

Peretti 5,5
Nel primo tempo fa un paio di interventi importanti, murando le conclusioni di Carletti e Tessiore e per i primi sessanta minuti di gara è il migliore della retroguardia rosanero. Con l’ingresso in campo di Jefferson tra le fila del Latina va in bambola e gli “regala” letteralmente il pallone con un errore non grave, di più. Per fortuna lo scambio dei doni è reciproco e l’attaccante nerazzurro ricambia colpendo il palo, ma da quel momento soffre e perde in sicurezza finendo per farsi sfuggire la sufficienza. Il potenziale, come visto ad inizio gara, c’è ma deve ancora crescere tanto.  


Lancini 6
Soffre un po’ nei due brevi momenti nei quali il Palermo è fuori fase, per il resto partita di ordinaria amministrazione gestendo con esperienza e sicurezza.


Doda 6
A sorpresa tra i titolari nell’inusuale ruolo di centrale di sinistra nella difesa a tre, l’ex Samp ad inizio gara soffre e non poco la posizione inedita e commette qualche sbavatura di troppo. Con l’avanzare del match prende sicurezza migliora progressivamente la sua prestazione, finendo per assicurarsi una sufficienza giocando in maniera scolastica e provando qualche incursione in avanti. 


Almici 6
I motori del buon Almici non sono ancora a piena potenza. Fa il suo solito lavoro equilibrato fra difesa e attacco, coprendo con attenzione e sfornando qualche cross interessante soprattutto nel primo tempo ma non è ancora il giocatore a tratti devastante visto all’inizio della passata stagione. Il campionato è appena iniziato, c’è tutto il tempo del mondo per esplodere ma nel frattempo si limita all’ordinaria amministrazione fatta comunque abbastanza bene.
dal 89’ Marong S.V.


Luperini 6,5
Quando non segna o non è costantemente nel vivo dell’azione si tende a pensare ad una prova incolore, ma dietro la prestazione di Luperini a centrocampo c’è molto, molto lavoro. E’ vero che in fase offensiva non è preciso come ci ha abituato a vedere soprattutto nel pre-campionato e in Coppa Italia ma fa tanto filtro a centrocampo e lavora molto di rottura, giocando ormai quasi a memoria con l’onnipresente De Rose e dominando nelle palle aeree. Poco appariscente ma di grande sostanza.


De Rose 7
Sempre più capitano e sempre più importante per questa squadra. Corre, si fa trovare nei pressi dell’area avversaria e nel ribaltamento di fronte lo trovi nella metà campo opposta a sradicare palloni con esperienza e grinta. Nonostante una costituzione fisica non da energumeno ha una forza fisica impressionante che gli permette di vincere tutti i contrasti, accompagnata da una ottima visione di gioco e intelligenza tattica da leader. “Ciccio polpaccio” ha proprio l’animo da guerriero e non ci ha messo molto ad entrare nel cuore dei tifosi. 


Giron 7
Se decidessi di andare allo stadio in questo preciso momento lo troverei ancora a correre su e giù per la corsia di sinistra da ieri sera senza mostrare alcun segno di stanchezza o cedimento. L’esterno ex Bisceglie conferma ancora di essere perfettamente funzionale al gioco di Filippi, mostrandosi ancora una volta mostruoso sotto il piano fisico e sfornando cross continui verso l’area neanche fosse una di quelle macchine spara-palloni da allenamento. Dal suo lato è dominatore incontrastato, sia sotto il piano offensivo che su quello difensivo, e il buon Valente al rientro dall’infortunio dovrà sudare molto per riprendersi la maglia da titolare.

Floriano 6,5

Come sempre il numero sette rosanero entra nella partita a corrente alternata, intervallando momenti di uscita dal gioco a scintille di tecnica pura. Ha il merito di sbloccare la gara siglando con freddezza il rigore, inoltre regala stop e passaggi di pregevole fattura mostrando la sua grande tecnica. 


dal 54’ Fella 5,5
Dei nuovi innesti arrivati dal mercato estivo è decisamente quello più “indietro” nei meccanismi di squadra. Si vede tutta la volontà dell’ex Avellino di fare bene ma anche la confusione e la mancanza dei giusti meccanismi con i compagni, non a caso in queste prime uscite stagionali non è mai partito in campo dal primo minuto. Le qualità ci sono, il tempo non manca e anche lui si integrerà appieno negli schemi della squadra: una rimandatura nell’attesa della miglior condizione fisica e tattica.


Dall’Oglio 6,5
Schierato a sorpresa nell’undici titolare, l’ex Catania parte compassato e mostra chiaramente di non essere ancora al top della condizione. Con il passare del tempo prende gamba e sintonia con i compagni per poi esplodere definitivamente nel secondo tempo dove si rivela uno dei migliori. Sembra davvero un giocatore completo con fisico, tecnica e visione di gioco, con la migliore condizione atletica potrebbe diventare davvero difficile tenerlo fuori dal campo. 
dal 88’ Odjer S.V.


Brunori 7
Si inizia a capire perché mister Filippi continua a ripetere che era l’attaccante che voleva. L’ex Entella è una spina nel fianco costante nella difesa del Latina, attaccando qualsiasi pallone o millimetro di spazio lasciato dalle sue parti. Conferma ancora una volta la sua grande abilità nell’attaccare la profondità e in una di queste situazioni guadagna il rigore trasformato da Floriano. Corre, tiene palla, taglia, serve i compagni con cambi di gioco da centrocampista, gli manca solo il gol che sarebbe stato più che meritato. Davvero un attaccante molto, ma molto interessante. 


dal 66’ Soleri 6,5
L’ex attaccante del Monopoli entra molto bene in gara, non facendo rimpiangere l’ottimo lavoro fatto da Brunori e rendendosi protagonista di una gara non stilisticamente perfetta ma di grande intensità. Piena sufficienza per il rigore guadagnato nei minuti di recupero e trasformato per la sua prima gioia in maglia rosanero. 


Filippi 6,5
Vista l’emergenza numerica in difesa decide di schierare, a sorpresa, Doda nel centro-sinistra al posto di Marong e consegna a Dall’Oglio la prima maglia da titolare preferendolo a Fella e Soleri. Il primo è sembrato da subito un azzardo ma, dopo un inizio gara stentato, l’ex Samp non ha demeritato e l’ex Catania, nel secondo tempo, ha fatto vedere di essere un giocatore molto interessante. Sotto il piano del gioco le idee sono abbastanza chiare, la squadra sa quello che deve fare e il punteggio finale con doppio rigore non deve fuorviare riguardo la prestazione complessiva dei rosa. La squadra nel complesso funziona piuttosto bene, non mancano intensità e voglia di controllare e dominare la gara e per quanto a livello realizzativo non sia stata impeccabile produce una mole non indifferente di palle gol. Siamo comunque sempre alla prima giornata di campionato ma le premesse sembrano tutt’altre rispetto alla passata stagione