Palermo Football Club: la storia ritorna sempre

Palermo Football Club: la storia ritorna sempre

Bentornato, Palermo F.C.

 

Per capire il perché del “bentornato” il salto all’indietro da fare è abbastanza lungo, bisogna tornare infatti al lontano 1907. 

Palermo è il fiore all’occhiello della Belle époque italiana, bacino della borghesia imprenditoriale che fece del liberty il suo stile manifesto come si vede ancora oggi in giro per la città. Borghesia che vedeva al suo apice le famiglie Florio e Whitaker, unitesi professionalmente per lavori nel campo del vino soprattutto a Marsala e molto influenti nella società palermitana del tempo. 

 

Da poco più di sei anni, nel capoluogo siciliano, esisteva la Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, una sorta di polisportiva dove veniva praticato anche il gioco del calcio, a conferma della prassi di questo neonato sport in Italia: polisportive portate dagli inglesi. Inglese era il primo allenatore nonché fra i fondatori della squadra, George Blake, ex giocatore nonché anche in questo caso fondatore del Genoa dal quale la compagine siciliana prese inizialmente i colori sociali rossoblù. 

 

“I vostri risultati sono alterni come un orologio svizzero. In avvenire, come raccontava Vincenzo Florio al circolo Sport Club di via Stabile, quando perdete potete bere sempre il suo amaro di colore nero mentre il rosa potete assaporarlo nel liquore dolce”. 

Rosa come il rosolio, nero come l’amaro. Il primo cambiamento storico del Palermo Calcio arrivò nel 1907 proprio da quelle parole scritte da Giuseppe Airoldi a Joshua Whitaker: troppo simili al Genoa, la squadra cambierà colori giocando in rosa e nero e la sua nuova denominazione sarà “Palermo Football Club”

 

Nello stesso anno al Sailor’s Rest, punto di incontro portuale cittadino per i marinai inglesi gestito da mister Blake arriva la Erin, imbarcazione dell’allora magnate del tè Thomas Lipton il cui equipaggio era anche una discreta squadra di calcio. Blake non esitò a lanciare a Mister Lipton il guanto di sfida che prontamente venne accettato. Quell’amichevole, vinta per sei reti a zero dal Palermo, il preludio alla nascita della “Lipton Challenge Cup”, competizione che metteva in palio una coppa d’argento, donata dallo stesso Lipton, da consegnare ogni anno alla vincitrice dello scontro fra la migliore compagine siciliana e campana. 

 

La storia ritorna sempre. 

Il 1907 fu l’anno della nascita dei colori sociali del Palermo, lo stesso anno di una delle alluvioni più violente della storia del capoluogo siciliano. E anche oggi, all’indomani di una città messa in ginocchio da madre natura il Palermo ritrova le sue origini ricordando che i palermitani si rialzeranno avendo sempre dopo la tempesta, sopra le loro teste, un arcobaleno rosa come il rosolio e nero come l’amaro.


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