Coronavirus, Regione avvia test sul sangue per trovare positivi
Redazione 
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Il presidente della Regione Nello Musumeci, su decisione del comitato tecnico-scientifico, ha deciso di dare inizio ad una serie di test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus e monitorare dunque l’andamento del virus come per altre epidemie.
I test sierologici, che non sono altro che degli esami del sangue, permettono di misurare la presenza di anticorpi da Covid19 e stabilire se una persona è entrata o meno a contatto con il virus.
I test sierologici, però, non sostituiscono i tamponi, strumento principale per rilevare la presenza della malattia, ma servono a misurare l’eventuale presenza di anticorpi, così da stabilire se, come e quando c’è un’infezione.
L’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha proprio parlato di questo: «Pur ribadendo l’importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia - sottolinea Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un’azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia».
I test sierologici, che sono complementari ai tamponi, verranno effettuati ad una determinata categoria di persone: «sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi; mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card. Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti, infatti, test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana».
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