QDS - Licciardi: «Di Vittoria non posso dire che cose belle»

QDS - Licciardi: «Di Vittoria non posso dire che cose belle»

La scomparsa di Vittoria Campo ha sconvolto tutto il movimento del calcio femminile, in primis indubbiamente la sua ex squadra del Palermo Femminile. Vittoria ha dovuto lasciare la squadra prima di iniziare la nuova stagione in Serie B dopo avere patito l'ennesimo infortunio al ginocchio. Antonella Licciardi, coach delle rosanero, ha parlato di Vittoria e delle esperienze che hanno condiviso ai microfoni del Quotidiano di Sicilia nell'intervista realizzata da Chiara Ferrara. Queste le sue parole: “Di lei non posso dire che cose belle, perché è la realtà. In questi anni che siamo state insieme ha sempre mostrato una passione infinita per lo sport”.

 

 

Quando sono arrivata alla Ludos lei era già lì: giocava nel ruolo di difensore centrale, mentre io in lei vedevo una centrocampista ed era felicissima di quel cambiamento perché nella nuova posizione riusciva ad esprimere al meglio le sue potenzialità. Un aspetto bizzarro è che nelle nostre prime conversazioni abbiamo scoperto di avere una cosa in comune: nonostante la differenza di età, lei si era avvicinata al calcio grazie a quello che era stato il mio primo allenatore”.

 

 

 “Le ginocchia erano il suo punto debole. Già a 16 anni è stata costretta ad operarsi per il crociato, poi le tante distorsioni. L’/

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  • /tima l’aveva rimediata semplicemente scendendo le scale”. Nonostante ciò, andava avanti. “Era sempre presente agli allenamenti, lavorava a parte ma non abbandonava la squadra. Noi in termini di recupero facevamo il possibile per evitare che andasse incontro a nuovi infortuni, perché era una giocatrice valida e quando stava bene si giocava il posto da titolare con chiunque, ma non è stato sufficiente. La situazione era veramente critica. Tante volte mi sono ritrovata a sostenerla psicologicamente, ma era facile perché era una guerriera. La tenacia era ciò che la caratterizzava”.

     

     

     

    In molti si domandano ancora cosa abbia tormentato l'anima di Vittoria in questi mesi. Sicuramente, la morte del fratello maggiore è stato un punto focale della vicenda: “Erano legatissimi e tutti sanno quanto stava soffrendo per questa perdita. Dalle sue parole avevo capito che stava vivendo un momento difficile. Aveva anche deciso di prendersi una pausa dall’Università. Dato il tragico evento, però, era comprensibile”.

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