L'asso nella manica
di Andrea Bosco
Il calciomercato invernale è un terreno dissestato e tortuoso da percorrere per un direttore sportivo: poco tempo a disposizione, spazi da liberare, resistenze di giocatori e società magari poco propense a lasciare andare calciatori di rilievo. Bisogna muoversi con oculatezza e prontezza per rinforzare la rosa in vista del girone di ritorno, e guardando in casa Palermo possiamo dire che il lavoro è stato tutto sommato positivo, al netto di qualche ritardo o inciampo dell'ultimo minuto.
Positivi gli ingressi di Ranocchia a centrocampo e Diakité in difesa, ma è davanti, sull'esterno, che il mercato rosanero ha incontrato un vorticoso tornado di indiscrezioni, mezze ufficialità e rincorse frenetiche. Certo il mancato arrivo di Verde, con visite mediche già programmate, e i vani tentativi di convincere Caso a sposare il progetto Palermo potrebbero aver deluso o indispettito la piazza, ma cerchiamo di analizzare la questione da un'altra prospettiva, perché questa sessione invernale potrebbe averci consegnato il colpo più fragoroso dell'intera era City Group, assieme a Desplanches in estate.
Chaka Traoré, classe 2004, esterno scattante, giovane, ma già ritenuto degno di debuttare in Champions League con la maglia del Milan, al quale il Palermo ha strappato una formula d'acquisto che rappresenta un egregio lavoro di negoziazione calcistica. Prestito con diritto di riscatto a 8/10 milioni e percentuale sulla futura rivendita, con la possibilità di veder lievitare esponenzialmente il suo valore, per diventare un patrimonio per il Palermo che verrà
È per questo che Chaka Traoré, in prospettiva, potrebbe essere un acquisto superiore anche ai tanto giustamente desiderati Verde e Caso. Il primo è una garanzia per il presente, ma a 27 anni la sensazione è che abbia raggiunto il massimo del suo potenziale, il secondo un vero crack per la serie B, ma incognita in serie A, e poi c'è questo giovane ivoriano che, come una bomba pronta ad esplodere, potrebbe sconvolgere lo status quo di un Palermo destinato ad un avvenire roseo. Il campo poi sarà, come sempre, sommo giudice, e ci dirà se Traoré varrà effettivamente lo sforzo economico stabilito dai termini dell'accordo; ma, pur rischiando di aver elaborato solo un'inconsistente fantasia, la sensazione è che il Palermo, con una lungimirante stoccata di mercato, abbia messo le mani su un possibile giacimento diamantifero. Un puro e prezioso giacimento diamantifero.