Il ''gratta e vinci'' di Alastra

Che settimana per il diciottenne di Erice. Il Palermo si affida al suo talento. E lui spera che la squadra non sbandi.

Il ''gratta e vinci'' di Alastra

Dzeko e la Roma, all'Olimpico. Poi Destro e il Bologna che volano oltre ogni previsione. Quindi San Siro, a casa di Icardi, contro l'Inter. Infine davanti a Higuain e il Napoli. Cinque giorni fa Fabrizio Alastra era tranquillo e spensierato, seduto in panchina, probabile spettatore per l'interno campionato. Gli infortuni di Sorrentino e Posavec, la precedente cessione di Colombi, hanno creato condizioni incredibili per costruire il suo futuro rosanero.
Se è vero che il capitano potrebbe rinnovare il contratto, se è vero che Posavec è bravo ma non è più spinto dal vento dell'Est, se è vero che ogni tanto succede che un portierino rompe tutte le regole e si prende guanti, porta e gloria, è vero che questa è per Alastra, siciliano di Erice, una settimana probabilmente più grande di lui. Ma non dipenderà solo da lui. Para in una squadra che sbanda e affronta avversari forti.

Alastra è il Palermo stanno prendendo in mano un “gratta e vinci”. Quattro caselle che nascondono qualcosa in più di quattro risultati e quattro numeri. Nascondono il futuro. Che potrebbe essere un'illusione, un sogno, una delusione o una favola. L'augurio, comunque, è che la viva con serenità. E' la cosa più importante visto che ha 18 anni.

La foto è di Pasquale Ponente.