Iachini: "Splendida cavalcata con i ragazzi, gruppo serio. Vazquez grande giocatore"

Il grande ex rosanero, mister Iachini, ha parlato del suo esonero avvenuto più di un mese fa, del gruppo e di Franco Vazquez

L'ex tecnico del Palermo, Beppe Iachini, ai microfoni di Sportitalia durante la trasmissione "Calcio&Mercato", ha parlato del suo recente esonero: "Non c’è molto da dire. Ci siamo lasciati bene, dopo due anni e mezzo di lavoro, capita ci sia un momento di non condivisione piena di alcuni aspetti, così nel calcio ci si lascia. Rimane il rispetto e il rapporto di questi anni di conoscenza. In due anni e mezzo sono state fatte cose positive - ha continuato il mister -  splendida cavalcata promozione, tanti record che rimangono, soprattutto uno grande campionato lo scorso anno e la valorizzazione di tanti ragazzi. Anche giovani. Sapevamo di dovere partire con qualche difficoltà, erano partiti in tanti ma arrivati anche alcuni altri, dovevamo avere tempo per mettere l’auto in carreggiata, però avevamo gli stessi punti rispetto all'anno prima. Gilardino stava crescendo di condizione, qualche problemino ma non sono andato via per la classifica. Mi fa piacere dirlo, il rapporto è sempre stato ottimo. Sono convinto che continueranno a fare bene. La soddisfazione è aver fatto un grande lavoro. Un perché, in particolare, non c’è. Avevamo subito un grande ringiovanimento dell’organico, con pazienza avremmo fatto di meglio. Auspicavo ovviamente di continuare, ma auguro a tutti di fare bene”. L'allenatore, accostato per un periodo alla Sampdoria, ha continuato il suo intervento commentando il momento ed il rapporto tra la società e i giocatori: "Il gruppo di ragazzi a Palermo è molto serio. Queste cose qui sono prese di posizione della società, conosco la bravura di chi è fuori rosa e la professionalità non è in dubbio. Sampdoria? Ci potevano essere delle possibilità, avevo un contratto con il Palermo e mi sembrava giusto onorarlo”. Infine Iachini ha parlato della punta di diamante rosanero, Franco Vazquez: "E’ un ragazzo che era nell'orbita Palermo da qualche anno, ma non aveva trovato la fiducia e lo spazio giusto per esprimersi. Io ho cucito attorno a lui un modulo per esaltarne le qualità trovando in lui la giusta predisposizione al sacrificio per giocarsi le proprie carte. La fiducia pian piano è cresciuta e grazie a questa ha trovato il modo di mostrare tutte le sue qualità. Può giocare da seconda punta o da trequartista, un giocatore duttile che può fare la fortuna di una grande squadra”.

Luca Matracia