I comici Mordino e Vespertino: «La curva 25 euro? Meglio andare al cinema con la famiglia»

La tifoseria non condivide la decisione della società di fare pagare prezzi così alti in un momento così difficile per i rosa.

Sicuramente i dirigenti rosanero avranno fatto due conti e si saranno convinti che con l’incasso realizzato facendo pagare per la partita con la Lazio i biglietti di curva 25 euro, avrebbero risanato il bilancio della società sempre in rosso. Perché solo con questo abbaglio si può spiegare la miopia che ha consigliato loro di tirare dritto, in un momento come questo, e chiedere ai tifosi, per una partita alle 12,30 di una squadra di casa senza nessun appeal, questi prezzi così alti. Da considerare anche che il prezzo delle curve ha subìto, rispetto all’anno scorso, un aumento che va dal 25 al 40%: infatti per Palermo-Juventus nello scorso campionato si è pagato 30 euro e quest’anno 40, e per Palermo-Lazio il salto è stato da 20 a 25 euro. Per non dire poi delle partite contro le squadre di fascia C, per le quali l’aumento è stato da 10 a 14 euro. La Repubblica edizione Palermo ha chiesto a Sergio Vespertino ed a Marcello Mordino, due comici palermitani tifosi rosanero, cosa ne pensassero. Vespertino ha detto: «Non c’è niente di nuovo all’orizzonte. Non mi stupisce questa decisione. C’è un muro fra società e tifosi che Zamparini vuole tenere alto. Non sono d’accordo con il presidente, non ha il polso della situazione. Avrei fatto delle iniziative per risvegliare i tifosi, soprattutto adesso che c’è bisogno di tutti. Quello che manca a livello tecnico devi rimpiazzarlo con il cuore e con uno stadio pieno forse viene più facile. Con il prezzo di un biglietto di curva – ha continuato l’attore - ci vengono due o tre spettacoli dei miei. Oppure con lo stesso prezzo una famiglia intera può venire a teatro. E quello mio sì che è uno spettacolo, allo stadio invece per ora si fanno solo “abbili” ». Anche Marcello Mordino è sulla stessa lunghezza d’onda: «Ma sono pazzi? Meglio andare al cinema con la fidanzata. E restano anche dei soldi visto che un biglietto nei primi giorni della settimana costa 4 euro e nel fine settimana 7 euro. Se vai al cinema o a teatro, poi, non fai nemmeno “bile”. Spendiamo meglio i nostri soldi e a fine spettacolo ‘nisciemu’ contenti. Mi ricordo altri tempi, certamente migliori, quando c’erano anche altri presidenti. Di un’altra pasta, anche se a proposito di pasta abbiamo avuto anche Ferrara. Ma i tempi che ricordo io sono quelli di Aldo Cerantola e il presidente di allora più che di un’altra pasta era di un altro latte: Barbera, il presidentissimo. Oggi dobbiamo fare finta che il campionato sia un piccolo girone di quattro squadre e arrivare primi per salvarci. Ma non è per niente facile». Vi segnaliamo  infine un altro nostro articolo sull'argomento: Palermo–Lazio: curve a 25 euro, si va verso lo stadio vuoto? Micciché: “I prezzi sono alti? Chi vuole bene al Palermo si abbona”