Gilardino: "Io capitano del Palermo? L'idea mi riempie il cuore di gioia"

Alberto Gilardino ha rilasciato una lunga intervista al Cds in cui si è soffermato a parlare di tanti argomenti: dai tifosi al futuro

Alberto Gilardino ha contribuito enormente alla salvezza del Palermo, sono i numeri a testimoniarlo: 11 reti segnate (10 in Serie A e 1 in Coppa Italia) alla sua prima stagione in rosanero, reti pesanti, decisive, spesso messe a segno contro dirette avversarie per la salvezza. La punta rosanero ha parlato dell'annata appena conclusa, del calore dei tifosi e di molto altro ancora: "Ero già vaccinato alle battaglie per la salvezza, prima di Palermo ho vinto due spareggi salvezza con Bologna e Verona, con Genoa e Bologna ho lottato per le parti basse della classifica. Dopo tutti i successi che ho avuto è bello raggiungere i risultati anche attraverso la sofferenza. Aver fatto felice la gente palermitana con una salvezza all'ultima giornata mi rende felice. Dopo aver segnato la rete del 3-1 al Verona ho scaricato tutta l'adrenalina accumulata, è stata una stagione ad alta tensione, venirne fuori è stata un'impresa". GOL DI MANO IN PALERMO-FIORENTINA 2008 - "Sapevo di arrivare a Palermo in un clima di scetticismo, ma ho scelto i rosa proprio per eliminare  quel ricordo (gol di mano segnato al rosanero con la maglia viola), e diventare importante per Palermo. Avvertivo una fiducia che cresceva giorno dopo giorno, partita dopo partita nel lavoro quotidiano. La gente di Palermo si affeziona prima alla persona, e poi al calciatore e i palermitani hanno capito che ho dato sempre tutto nonostante le difficoltà.Oggi sono veramente felice perché ho fatto un regalo grandissimo alla città che voleva fortemente questa serie A ma anche a me stesso, facendo cambiare opinione ai tifosi“, CAPITANO ROSANERO - "Non sono mai stato capitano nelle mie esperienze passate. Mi sono sempre definito un leader silenzioso, a cui piace lavorare e poi trasmettere emozioni con le giocate sul campo. Sorrentino ha fatto una scelta di vita, non voleva iù stare lontano da casa, c'è da comprenderlo. Io al suo posto? Non so dare una risposta adesso, ma il fatto che sia stato pensato mi riempie il cuore di gioia". FUTURO - "Sono sincero, ho altri due anni di contratto. Io e la mia famglia stiamo non bene, ma benissimo qui. Al sud si arriva sempre un po' prevenuti, ma dopo pochi mesi avevo capito che la vita, anche extracalcio, è di valore assoluto. Il mio obiettivo è quello di arrivare a 200 gol in Serie A (188 segnati finora). Credo di aver dimostrato di poter ancora fare gol in questa categoria, perciò vorrei essere considerato un giocatore importante per il Palermo del futuro. Fra poco compirò 34 anni, ma mi sento bene e ho le stesse motivazioni dei tempi migliori. Sinceramente non mi sento pronto per fare solo da chioccia ad attaccani più giovani, ma vorrei essere considerato un punto di riferimento per il Palermo del futuro. Io non parlerò con Zamparini, sarà il mio agente a farlo, altrimenti sarebbe inutile, ma non credo ci saranno problemi con il presidente". DI MARZIO E BALLARDINI - "Di Marzio è stato nei mesi finali un collante straordinario fra noi e la società. Non lo conoscevo, ha ridato a tutti il sorriso, spero adesso possa rimanere perché è un interlocutore fondamentale in una squadra di calcio. Ballardini è stato bravo a cambiare idea su molti di noi da quando è tornato. La squadra gli ha dato massima disponibilità, questa coesione è il motivo per cui ci siamo salvati. Credo sia normale ripartire da lui ma dopo quello che è successo quest’anno (i 9 cambi di gestione tecnica) non si può mai dire…". CONTE E L'EUROPEO - "Speravo nell'europeo, ma Conte non mi ha mai preso in considerazione. Ci credevo perché, vedendo il parco attaccanti degli azzurri, mancava qualcuno di esperienza, ma non importa. Faccio un grande in bocca all'Italia e al suo allenatore, in Francia andranno avanti. Un pizzico di rammarico, comunque, resta, magari se avessi fatto 15 gol mi avrebbe chiamato...". LE SODDISFAZIONI DELLA VITA - "Sono già passati 10 anni dalla vittoria del mondiale, questa riflessione mi induce a pensare che nella vita, come nel calcio bisogna godersi i momenti Per questo, anche se si tratta di un'emozione diversa, mi sto godendo da matti questa salvezza raggiunta con il Palermo e la gioia che abbiamo regalato ai tifosi".