Le scommesse di Lupo sembrano essere vincenti

Il ds del Palermo, in esclusiva, parla dei suoi acquisti

Le scommesse di Lupo sembrano essere vincenti

Pur non avendo ancora pienamente convinto sul piano del gioco e dell’atteggiamento, il Palermo visto contro il Perugia ha dato valide indicazioni su quei giocatori che potrebbero diventare nel prosieguo del campionato pedine fondamentali nello scacchiere di gioco disegnato dal tecnico Bruno Tedino.

 

Alcuni di loro sono delle vere e proprie sorprese, come i polacchi Szymiński e Murawski, altri come Gnahoré e Coronado sembravano delle scommesse che, al momento, sembrano già vinte.

 

Il loro denominatore comune si chiama Fabio Lupo, che seguendo le sue intuizioni è riuscito a portare in rosa giovani di sicuro talento. Con il DS del Palermo abbiamo tracciato un breve profilo dei giocatori e un primo bilancio delle loro prestazioni.

 

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Przemysław Szymiński: appena due anni fa giocava nella Serie C polacca, il suo esordio in prima divisione appena un anno fa, poi nel giugno del 2017 la convocazione per gli  Europei Under 21. Naturale chiedersi come abbia fatto il Direttore Sportivo Fabio Lupo a scovare questo giovane promettente, ma sconosciuto, difensore dalle sicure potenzialità calcistiche:

 

“E’ una mia predisposizione girare molto per l’ Europa – ha spiegato Lupo -  magari nei periodi in cui sto fermo che non lavoro mi piace andare a verificare  il livello dei campionati esteri. Lo scorso anno avevo monitorato Szymiński  e lo avevo annotato in un mio database come un difensore interessante, mi aveva colpito molto per la semplicità, la sicurezza e la linearità con cui giocava e durante un week end polacco sono andato a vederlo. La stessa cosa ho fatto per Radosław Murawski, il fatto che sono giocatori nel giro della loro Nazionale mi ha facilitato per andare a verificare ulteriormente. Anche per Paweł Dawidowicz è andata così, anche lui è un giocatore interessante e ha fatto una buona prestazione a Brescia. Per tutti loro c’è ancora un discorso linguistico molto importante, stanno facendo tanti sforzi per imparare l’italiano e la lingua calcistica, questo porterà loro molti benefici, noi abbiamo un modo di giocare diverso e poter comprendere meglio li porterà ad avere giovamento durante gli allenamenti. In questo momento Thiago Cionek è fondamentale nelle traduzioni, li sta aiutando molto a capire il calcio italiano. Ritengo che potranno migliorare ulteriormente non appena avranno più padronanza della lingua e capiranno meglio certe sfumature tattiche, sotto questo punto di vista il nostro calcio è molto complicato perché richiede maggiore applicazione anche sotto l’aspetto cognitivo, quindi apprendere il nostro linguaggio li aiuterà ad accelerare la loro crescita, anche se la risposta che hanno dato dopo poche settimane è molto positiva ed incoraggiante.”

 

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Positive ed incoraggianti, fin qui, anche le prestazioni di Eddy Gnahoré, protagonista nel febbraio del 2016 di un bruttissimo incidente stradale che molto aveva fatto temere per la sua salute. Pienamente recuperato, il centrocampista francese la scorsa stagione è stato uno degli artefici dell’incredibile cavalcata del Perugia verso i play-off. Il Palermo lo ha acquistato dal Napoli per  1,5 milioni di euro, la società partenopea però continua a monitorare il giocatore, l’accordo con Lupo prevede infatti il diritto di riacquistarlo.

 


Gnahoré è un giocatore che già dallo scorso anno aveva dimostrato talento e qualità - ha affermato Lupo -  noi cercavano un giocatore con certe caratteristiche e lui nel Perugia aveva fatto molto bene. Dopo il brutto incidente a Carpi, avevamo preso delle informazioni sulle sue condizioni di salute perché volevamo fare degli investimenti sui giovani di 23/24 anni e per i quali Palermo poteva rappresentare un salto di qualità. In questa ottica si è inserito il suo acquisto, siamo contenti che stia facendo bene e ci aspettiamo che lui migliori ancora, siamo convinti che abbia delle potenzialità delle quali lui stesso non si è ancora reso conto”.


Ingenuo in occasione del giallo rimediato nella gara contro il Perugia, per Lupo si è trattato di un gesto istintivo che anche giocatori più esperti  possono commettere:

“Significa – ha spiegato - che lui ci tiene e sicuramente certi eccessi possono essere domati, penso che sia un giocatore bravo non solo a conquistare la palla ma anche nella fase di palleggio, ha una buonissima tecnica che crediamo possa ulteriormente migliorare. Se può diventare punto inamovibile a centrocampo non posso dirlo, perché il nostro obiettivo nel costruire la squadra è stato quello di fare una rosa ampia che permette di avere, nelle 42 partite da disputare, un’ organico di un certo livello.”

 

Estro e fantasia sono tornate di casa al Barbera, da tempo il pubblico non vedeva giocate di un certo livello, merito di Igor Coronado, la sua velocità e la sua tecnica fanno di lui un giocatore già pronto per la serie A. Lo scorso anno a Trapani ha mostrato però una certa discontinuità, un limite che – a detta di Fabio Lupo – il brasiliano sta già superando: 

 

“E’ chiaro, calciatori che giocano sempre a quelle velocità e con quella difficoltà nelle giocate è normale che possano avere anche delle partite o dei momenti in cui queste cose non riescono. E’ l’elevato livello di difficoltà delle loro giocate che determina discontinuità. Coronado sta facendo un percorso importante in Italia, tre anni fa giocava a Malta, poi è venuto in Italia, si è ambientato, si è acclimatato e ha capito che doveva abituarsi ai ritmi agonistici non solo nella partita ma anche negli allenamenti. Credo che lui sia in un processo di maturazione, ha 25 anni, e probabilmente, noi ci auguriamo e per lo meno adesso lo sta dimostrando, possa eliminare quello che è stato un po’ il suo limite in queste prime stagioni italiane: la discontinuità. Il ragazzo è arrivato a Palermo con un grado di maturazione e un livello motivazionale molto alto e in questi due mesi l’ha dimostrato. Poi come per tutti ci può stare un calo fisiologico e che una partita la si giochi meno bene, ma mi sembra che l’approccio sotto l’aspetto della continuità è stato ottimo”