Chievo forte ma senza tensioni: Palermo non puoi sbagliare

Il Chievo di Maran è molto temibile, ma vista la classifica non ha particolari tensioni. Il Palermo, invece, ha urgenza di vincere.

Chievo forte ma senza tensioni: Palermo non puoi sbagliare

Da quando è arrivato sulla panchina del Chievo, Rolando Maran è riuscito a dare un quid in più ai gialloblu che, con il tecnico trentino hanno dimostrato di valere di più di quella salvezza che comunque resta lo scopo principale della compagine veronese. Reduci dal pareggio a reti bianche contro il Genoa, i clivensi nell'ultimo mese hanno vinto una sola volta contro il Cagliari, ma questo non ha avuto particolari implicanze sulla classifica, rimasta buona, grazie anche al'ottimo inizio di stagione. Il Palermo oggi si troverà di fronte dunque un avversario sicuramente determinato ma comunque senza particolari tensioni addosso.


I gialloblu scendono in campo con l'ormai consueto 4-3-1-2 con un attacco senza gerarchia che ha come costante quello di non dare punti di riferimento e un regista avanzato come Birsa che viene sostenuto da un centrocampo ben assemblato (in cui oggi mancherà Hetemaj, che sarà sostituito da Izco o De Guzman) in cui la prima costruzione passa da Radovanovic. Il tratto peculiare del Chievo, che gioca un calcio di buona intensità, sta nella capacità di attaccare lo spazio partendo da lontano, con il movimento delle punte che libera spazio per l'inserimento dei centrocampisti, specie quelli di Birsa che lavora tra le linee e del "Pata" Castro, che di fatto è l'uomo in più della squadra in fase offensiva: sono loro i due giocatori che il Palermo deve tenere maggiormente sott'occhio.


Al dinamismo offensivo della squadra clivense, si accompagna (e talvolta contrappone) la staticità di una difesa composta da giocatori esperti (il tandem più utilizzato è quello composto da Dainelli e Gamberini, 746 partite in Serie A in due), molto forte nei contrasti aerei che gioca principalmente di posizione. Pur cavandosela molto bene nel posizionamento, la difesa del Chievo è abbastanza lenta e se presa in campo aperto fa veramente tantissima fatica a ripiegare con i tempi giusti, soffrendo moltissimo. Sarà dunque verticalizzare rapidamente palla a terra che non con lanci lunghi che finirebbero alla mercé degli avversari.


Per conquistare i primi tre punti interni della stagione, il Palermo dovrà riproporre sin dalle prime battute lo spirito visto a Firenze, cercando di aggredire sin da subito un avversario che, come detto in apertura, non ha particolari tensioni e che, con il giusto piglio può essere sorpreso. Non bisogna però trascurare la fase difensiva: il Chievo sa crearsi bene gli spazi in palleggio e in contropiede può essere letale. Sarà importante non concedere grosse porzioni di campo e accorciare sistematicamente, specie sull'out di sinistra dove (vista la squalifica di Cacciatore e la presenza consequenziale di Frey, più bloccato, sulla destra) agiranno Gobbi e Castro. In questa sede, nel momento della presentazione della gara, spesso parlando del risultato si è usato, considerando lo spessore degli avversari, il condizionale, ma, a differenza del Chievo, il Palermo ha urgenza di vincere, visto anche il contestuale successo del Crotone. Oggi dunque, i discorsi sul valore dell'avversario reggono il giusto: non si può più sbagliare.