Bollettino di guerra

Bollettino di guerra

 

Una nuova (e rovinosa) sconfitta in uno scontro diretto tra le mura amiche; l'infortunio più che serio occorso a Santana; un margine di classifica che nel giro di poco tempo è passato dall'essere consistente al rasentare il limite della precarietà: più che un bilancio il post Palermo-Acireale per i rosanero è a tutti gli effetti un bollettino di guerra.

 

I presupposti per fare un dramma non ci sono sia chiaro: ciò comunque non toglie che qualche perplessità sia a questo punto lecita. Soprattutto pensando che in mezzo a queste due sconfitte si collocano un pareggio contro la squadra materasso del girone e due vittorie risicate e non del tutto convincenti, se parametrate con lo spessore tecnico dell'organico rosanero.
Se la sconfitta contro il Savoia, in una partita a gioco rotto segnata dall'ingenuità di Ficarotta, poteva essere serenamente derubricata ad un incidente di percorso, la battuta d'arresto di ieri contro l'Acireale denota una qual certa fragilità della squadra rosanero in quelle partite nelle quali al contrario si dovrebbero dare le risposte più convincenti. Al di là dei meriti degli avversari un motivo ci deve essere, sia esso fisico, di natura attitudinale o dovuto a entrambe le cose.

 

L'unico che può dare una risposta in tal senso è mister Pergolizzi, che dopo aver condotto (con una bravura che non gli è stata riconosciuta a dovere) la squadra ad un inizio di stagione brillante adesso deve fare la sua parte per venire a capo di un momento delicato. Nel quale non si può assolutamente e per nessun motivo che non sia di forza maggiore fare a meno di Giovanni Ricciardo, "panchinato" nelle ultime tre uscite.
Va bene che i postumi dell'influenza sono una cosa che va tenuta nel conto nella gestione del giocatore ma se questi è arruolabile non farlo partire dall'inizio non ha grande senso. Soprattutto pensando al fatto che senza il centravanti messinese la squadra perde la quasi totalità del suo mordente offensivo: non lo dice tanto chi scrive quanto i numeri offensivi recenti del Palermo, nettamente in ribasso. Una figura totemica cui i rosanero non possono rinunciare, a maggior ragione con l'infortunio di Santana.

 

Senza il fantasista argentino (cui porgiamo un grande augurio di pronta guarigione), l'attacco rosanero, già privo di Sforzini, perde il suo elemento di maggior esperienza e affidabilità. Domanda sorge spontanea: bisogna sostituirlo? Parlando in termini numerici la risposta è no perché da Ficarrotta a Lucera fino ad arrivare a Rizzo Pinna, le alternative ci sono e sono più che valide. La valutazione va però fatta anche in relazione al ruolo di Santana, tanto un leader tecnico quanto uno sherpa per l'intero gruppo in virtù della sua grande storia. Figure di questo tipo in una squadra nella situazione e con gli obiettivi del Palermo possono servire e come.


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