Zamparini: "Un campionato disgraziato, è il momento di restare uniti"

Intervistato dal Giornale di Sicilia, il patron friulano offre la sua disamina sull'ennesimo ribaltone avvenuto alla panchina rosanero

Sembra che non ci sia pace quest'anno per i tifosi rosanero: quando finalmente sembrava che si fosse trovato un equilibrio, sia a livello societario che di campo,nella giornata di ieri il tecnico, ufficialmente mai tecnico, Guillermo Barros Schelotto ha deciso di dire addio al Palermo, per le ormai note vicende. Il presidente Maurizio Zamparini intervenuto ai microfoni del Giornale di Sicilia, ha voluto fare un po' di chiarezza sulla vicenda, offrendo il suo punto di vista: "Stiamo vivendo un campionato particolarmente disgraziato, che Dio ce la mandi buona. Per quanto riguarda il mancato tesseramento di Schelotto, ci sono certi aspetti che non abbiamo approfondito come dovevamo, ma quando ci siamo resi conto che c'erano dei problemi, tutte le componenti si sono adoperate per risolverli. Ad esempio grazie a noi Schelotto sta ottenendo la cittadinanza italiana, mentre i suoi procuratori ci avevano detto che era già in possesso di un passaporto comunitario. Quanto alla questione del suo patentino - conclude - i suoi sponsor pensavano che in Italia funzionasse come in Spagna, dove le regole Uefa sono recepite in diversamente e anche tre anni in panchina in Sud America sono sufficienti per allenare."  Il patron rosanero parla del rapporto con l'ex allenatore del Lanus e dei suoi tentativi per cercare di trattenerlo in Sicilia: "Speravo di riuscire a convincere Guillermo a restare fino a giugno; lui invece non se l'è sentita di continuare a lavorare da figura ibrida, relegato in panchina come dirigente accompagnatore. Mi dispiace, è un peccato. Forse lo spaventava la prospettiva della prossima stagione, in cui avrebbe dovuto frequentare il corso a Coverciano due volte a settimana. O forse lo rivedremo presto allenare un club argentino. Abbiamo fatto il possibile per trattenerlo, poiché credevamo nel suo calcio e nel progetto che aveva in mente. Ora però dobbiamo lavorare ed andare avanti." Andare avanti, dunque, con Giovanni Bosi, "promosso" dalla Primavera e che sarà supportato da Tedesco, suo vice: "Non si tratta di una promozione per Bosi, semplicemente prima di guardare altrove, ho pensato ad elementi di valore che già lavorano per noi. E' un po' quello che è successo con Mangia, quando prese il posto di Pioli. Bosi è il primo allenatore, ma lui e Tedesco avranno pari dignità e lavoreranno insieme per il bene del Palermo. Non credo - chiude il presidente - che Tedesco abbia avuto dubbi nell'accettare, come allo stesso tempo io non nutro nessuna perplessità su di lui. Ripeto, è il momento di restare uniti."

Manuel Bruno