Zamparini-Palermo, ultimo atto? «Per la città, spero di no»
Le parole del presidente rosanero Giovanni Giammarva
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Un periodo difficile per il Palermo. Solo dopo la decisione del Tribunale, le istituzioni si sono dichiarate disponibili ad aiutare Zamparini per rilanciare il club rosanero:
«Almeno il presidente di Confindustria ha sempre seguito le partite. Gli altri, tranne magistrati e forze dell’ordine, non si sono mai visti – dice Giammarva al CorSport – E ci hanno lasciati soli in questo tormentato periodo. Prendo in prestito una frase di Gandhi: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia”. È quello che abbiamo fatto».
E torna sul banco delle ipotesi l’acquisizione del club da parte di una cordata di imprenditori palermitani. Il presidente Giammarva la pensa così: «Il calcio è un settore che chiede ritorni e visibilità. In Sicilia, esistono imprenditori seri, disposti a misurarsi con un progetto calcistico. Mi auguro anche come partner dell’attuale società. Qualora ci fosse una modifica dell’assetto e si individuasse nel sottoscritto la persona cui delegare la responsabilità morale dell’aggregazione e della gestione aziendale, mi renderei disponibile per continuare la mia funzione di garanzia».
“La squadra è dei tifosi”, ha detto Zamparini: «Le faccio un esempio forte – prosegue Giammarva – Dio non è della Chiesa, ma dei credenti. Ma è la Chiesa che aggrega. Allo stesso modo una squadra di calcio è della città. Che la vuole, ne ha bisogno e impazzisce per i colori e per i suoi idoli».
Zamparini-Palermo, ultimo atto? «Per la città, spero di no, perché conosco la qualità dell’uomo, dell’imprenditore e dello sportivo. Per lui, di sì, se lo ha deciso. Una sua mano dall’esterno – conclude il presidente rosanero – sarebbe comunque indispensabile».