Meglio prevenire che curare

Meglio prevenire che curare

Con le due vittorie consecutive con Foggia e Perugia si pensava che il Palermo avesse finalmente trovato la dimensione giusta per lottare per la Serie A.

Entusiasmo svanito quando allo stadio "Rigamonti", contro il Brescia, il Palermo ha mostrato nuovamente quei limiti che lo hanno caratterizzato anche durante i primi impegni stagionali. Risultato? Prima sconfitta in campionato e Tedino esonerato. Al suo posto richiamato Roberto Stellone.


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Il gioco scialbo e poco incisivo con il Brescia è costato caro a Tedino, che ha perso il controllo della squadra ancor prima di darle una dimensione. Un risultato certamente diverso rispetto allo scorso anno, quando alla seconda giornata le due squadre conclusero a reti inviolate il match in casa lombarda.

 

Diverso è stato anche l’inizio di questa stagione rispetto a quello 2017/2018.

Mentre lo scorso anno dopo cinque giornate Tedino aveva raggiunto 9 punti in classifica ed era ancora imbattuto (imbattibilità poi interrotta solamente alla decima giornata contro il Novara allora allenato da Corini), quest’anno ha avuto la sua battuta d’arresto dopo appena cinque giornate. Anche questa volta per mano del grande ex Eugenio Corini. Battuta d’arresto che, a differenza della scorsa stagione, è stata fatale per il tecnico ex Pordenone.

 

Una situazione, quella attuale, molto più grave rispetto alla passata stagione.

Tedino ha dovuto lavorare con una rosa diversa rispetto a quella dello scorso campionato, su cui pesa ancora la mancata promozione in Serie A. Argomento che tuttora tiene banco in casa rosanero in attesa della decisione, si spera definitiva, del Tar.

Fatta eccezione per alcuni elementi che lo scorso anno sono stati decisivi per il raggiungimento della finale play-off come Coronado, La Gumina e Gnahoré, anche in questo inizio di stagione Tedino ha potuto contare su Nestorovski e Trajkovski, protagonisti nelle prime giornate di campionato.

 

Ma mentre il capitano rosanero lo scorso anno segnò tre gol nelle prime cinque partite di campionato, quest’anno ha trovato la via del gol solamente alla quarta con una doppietta.

Un dato che non sarebbe allarmante se non si considerasse che l’ultimo gol su azione il numero 30 lo aveva realizzato lo scorso due aprile contro il Parma.

Situazione diversa, invece, per Trajkovski. In gol solamente una volta nelle prime cinque giornate dello scorso campionato (nella prima contro lo Spezia), il macedone contro il Perugia lo scorso sabato ha realizzato la sua terza rete consecutiva.

Il merito per questo inizio esaltante del macedone è anche di Tedino che non ha mai smesso di credere in lui. Lo stesso giocatore, dopo la rete al Foggia, aveva abbracciato il tecnico, dimostrando la grande stima nei suoi confronti.

 

La sconfitta di Brescia di martedì aveva creato non poca confusione. La squadra, che sembrava avesse trovato la giusta dimensione dopo le vittorie con Foggia e Perugia, ha mostrato ancora una volta la scarsa capacità di proporre gioco. Altro elemento fondamentale che ha portato il patron Zamparini al suo cinquantunesimo esonero.

 


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A proposito di Maurizio Zamparini. L’imprenditore friulano spinge per l’ingresso in società di Antonio Ponte.

 Il consiglio di amministrazione si è riunito ieri per la nomina del nuovo presidente. Tra i nomi più probabili per sostituire Daniela De Angeli, c’è proprio quello dell’ex numero uno di Siena e Carrarese.

 

Tornando al calcio giocato. La società ha deciso di tornare a puntare su Roberto Stellone, il tecnico che riuscì a centrare la finale play-off e che fu esonerato per il rapporto non proprio esaltante con Zamparini.

Adesso il tecnico ex Bari ha a disposizione ben due settimane per lavorare sulla squadra e prepararla al meglio per la sfida contro il Crotone in programma il 7 ottobre. La formazione rosanero è infatti quella che riposerà da calendario in questo weekend.

 

Un ribaltone che era nell’aria da tempo e che forse arriva nel momento migliore. Il riposo del Palermo potrebbe permettere a Stellone di recuperare in tempo una squadra che sembrava aver già perso il senno. Meglio aggiustare quando si è ancora in tempo.