Zamparini a 360 gradi con gli studenti: "Centro sportivo, nuovo stadio, politica, economia, Italia da C..."

Questa mattina il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha incontrato gli studenti dell’Università degli studi di Palermo. Ecco le dichiarazioni raccolte dalla redazione di Rotocalcio: "Sono felice di essere qui e voglio spiegarvi perché: mi preme parlarvi da imprenditore, voi siete i ragazzi che saranno il futuro di Palermo e della Sicilia. Ho lasciato l'Università per fare l'imprenditore e lo faccio da 50 anni. Voglio parlarvi di futuro, così come ho fatto in Friuli. Ho trovato nei giovani una spugna che può assorbire valori, che li può scoprire e rigenerare. Come la scuola, la famiglia, il vivere insieme e l'amore...  Sono venuto in Sicilia come imprenditore, ho avuto la fortuna di fare bene con il Palermo e mi è piaciuto ritrovare la comunione tra la gente che la globalizzazione ha cancellato. Vivere insieme alla mia età è felicità. Voglio chiedere scusa da parte della mia generazione per l'Italia che stiamo lasciando, ma voglio darvi delle dritte e un aiuto per cambiare tutto. Ho portato il Palermo in A, ora ho l'obiettivo di riportare Palermo, la Sicilia e l'Italia in A, perché siamo da C". "Sono partito dal Friuli in cerca di fortuna, sono andato a Milano a vent'anni e sognavo di avere tanti capannoni da imprenditore. C'era qualcosa di giusto e altro di sbagliato. Volevo creare lavoro, ma pensavo che la ricchezza fosse l'unico obiettivo percorribile. E' iniziato un percorso dove uomini come me hanno creato aziende, ma ci siamo scordati della nostra terra. Abbiamo seminato come contadini, ma ci siamo dimenticati di raccogliere. Ci siamo dimenticati dell'amministrazione del Paese, ci vogliono professori che insegnino tutto ciò. Insegnare a stare insieme, non fare agli altri ciò che non vuoi fatto. Ho creato diverse aziende e successo quando tutto era più facile. Nel mio Comune di nascita c'erano poche persone, ma funzionava. Ora la democrazia, che chiamerei burocrazia, ha creato lacci e lacciuoli, ci hanno messo in una situazione pazzesca. La difficoltà che avete per il vostro futuro l'abbiamo anche noi imprenditori per costruire e creare qualcosa. Non abbiamo bisogno di leggi, fatte in continuazione a Roma, ma solo buon senso. Ultimamente si è creato un sistema che per mantenere il potere dissangua il popolo. Ma la ricchezza non è per il singolo, ma per la collettività. Bisogna dare compiti per meritocrazia, come succede nella natura creata da Dio. Tutti meritiamo e abbiamo attitudini, tutte servono per un completamento della comunità. Quando andavo a scuola ero bravo in italiano e aiutavo nei compiti, come venivo aiutato io in altre materie. Tutti abbiamo attitudini e dobbiamo metterle a disposizione per la collettività. Nella mia vita ho sempre fatto l'imprenditore, ero molto attento alle cose che accadevano nel Paese, volevo dare qualcosa in cambio per quello ricevuto. Vi racconto una storia: ho incontrato Bossi e gli ho chiesto di mandarmi un esperto economico dei suoi per capire come funzionavano Comuni, Province e Regioni per capire i problemi e risolverli. Mi mandò il suo incaricato di raccogliere i fondi per il suo partito. Non ho nulla contro i politici, ma è per farvi capire che la classe attuale vuole solo voti, indagini per condizionare l'informazione e non di esercitare un servizio. Dove pensare al vostro Paese per dare un servizio, non un potere. Il ritorno che avrete sarà la più grande ricchezza". "Quando sono arrivato qui c'erano ultras che volevano assalire tifosi del Cagliari, andando tra di loro ho cambiato la loro mentalità. Ricordo la lettera di Garrone di ringraziameno dopo Palermo-Samp per l'accoglienza dei tifosi in Sicilia. Non mi piace che vengano promosse le scommesse anche nei livelli dilettanti. Non è possibile impoverire la gente con i gratta e vinci, dobbiamo rompere questo cerchio. Associatevi, pensate, marciate, la Sicilia può essere faro di una rivoluzione come fatto in passato. E' un paese ricco e bello. Dobbiamo creare industrie agro-alimentari, non distruggere. Renzi mi chiese cosa avrei fatto da Premier: gli ho detto che avrei fatto una rivoluzione agraria come fatto in Francia dopo la rivoluzione. Prendere la Sicilia e fare un finanziamento a tutti quelli che avrebbero fatto industria agricola, in modo da eliminare le stipulazioni commerciali". E' il mercato che regola la società? "No, il contrario. Bisogna assicurare il contadino per lavorare, una sicurezza economica non per comprare le macchine, ma solo per il lavoro. Dopo 50 anni di lavoro, invece di dare una medaglia al valore per quanto dato mi hanno presentato una cartella di 100 milioni da dare allo Stato. Ho chiesto il finanziamento per il turismo per la Sicilia e per l'Italia intera. In Friuli ho comprato un terreno di 140 ettari e aspetto il via libera per edificare da 8 anni. Un terreno dietro il centro commerciale di Palermo che può dare 100 posti di lavoro e ancora niente lavori, pensano ai voti e alle elezioni. Dovete essere protagonisti, attori di un nuovo processo di costruzione della Sicilia. Dovete fare voi, non aspettare dall'alto. Non avrete nulla da loro, fate ripartire la Sicilia". "In questo momento ci sono tante cose che non vanno in Italia. Abbiamo bisogno di rimanere qui per cambiare, ma andare via per avere futuro - ha detto il presidente ad un ragazzo che con una sua start-up ha avuto più successo all'estero che in Italia. - Bisogna ripartire con idee nuove - ha continuato Zamparini -  dopo aver toccato il fondo. Nelle prossime elezioni dovete cambiare tutto, i migliori di voi devono andare in testa. Andate a votare, non rimanete a casa. Io e Baiguera siamo disponibili a sentire i vostri progetti, per ripartire". Uniti per il futuro, secondo uno studente, ma in un Paese che pensa solo al calcio: "Perché parlo io qui con voi? - ha risposto il presidente. - Siete la cima dei borghi, di quella gente che ha preso come ultimo rifugio la passione per il calcio. I calciatori pensano solo al pallone, ma Dio non ti dà sempre tutto, gambe o cervello (ride, ndr). Sono a disposizione per cambiare e risolvere i problemi del Paese. Per dare informazione giusta a tutta la gente che capisce che quella che abbiamo in Italia è sbagliata". Uno studente chiede di Rosanero Cares e Charity Stars: "Il progetto lo conosco marginalmente, - risponde il numero uno del Palermo calcio - lo conoscono i miei collaboratori. Sono guardingo nel senso che faccio beneficenza non alla Caritas, ma a chi ha realmente bisogno. Il Palermo calcio è sempre disponibile all'aiuto della società". Un'altra domanda di un ragazzo universitario verte sugli impedimenti che si possono trovare a livello imprenditoriale per colpa criminalità: "E' diventata una patologia - ha spiegato Zamparini - ho letto tanti libri di storia sulla Sicilia e la mafia. Non ho trovato mai impedimenti nel mio lavoro, sono inattaccabile perché ho dei principi. Non sono stato mai corrotto e mai lo sarò. In Arabia hanno capito che la corruzione deve pagare, tassandola". Come si può cambiare se abbiamo ali tagliate e bocche tappate? Fa notare un ragazzo: "Bisogna creare una parte commerciale, per bilanciare prodotti che non si hanno in questa terra. La Comunità Europea ha deciso di importare frutta dal Marocco e la Sicilia ci perde". Tra gli studenti anche diversi ragazzi tifosi del Palermo. Uno chiede notizie del centro sportivo. Il Presidente risponde restando in tema lavoro: "I laureati in Scienze motorie potrebbero essere inseriti nel centro, una cucina di esperienza per i ragazzi. Non potremmo dare lavoro a tutti perché falliremmo, ma si potrebbe fare con corsi per far apprendere cosa fare nella pratica". Praticantato all'interno del Palermo? Chiede un giovane: "Sarei orgoglioso di poterlo far fare.  Ad amministrare si impara dalla società, con gli investimenti che ho in mente di fare ci sarà bisogno di giovani. Ci piacerebbe avere ragazzi che ci fanno crescere come società. Cerchiamo addetti al Marketing per crescere per esempio". Si torna al tema di fondo e uno studente chiede: Lei è un apolitico, cosa pensa di questa classe? "Non si può parlare di politica rappresentativa, non esistono partiti. E' sempre stato un globo per amministrare - spiega agli studenti Zamparini - non sono né di sinistra né di destra. Ho valori, farei premier Papa Francesco subito. E' uomo di popolo pronto a sedersi tra la gente e risolvere problemi. Bisogna creare una politica nuova, che manco si chiamerebbe politica. Bisogna fare una guerra con il cuore per fare capire che la politica è per il popolo. Non farò mai il politico". Altri tifosi in platea e quindi non poteva mancare la domanda sul nuovo stadio:  Quando verrà realizzato? "Abbiamo il progetto da 4 anni, lo abbiamo presentato ed è diventato di interesse sociale - afferma il numero uno di vale del fante - Noi siamo pronti, bisogna dire al vostro sindaco di prendere la cartella e risolvere i problemi. Abbiamo presentato un progetto per costruire vicino lo stadio posti di lavoro, case e aziende. Era un finanziamento per la città, ma ci hanno detto che era speculazione. C'è troppa stupidità, appena finirà inizierà la costruzione dello stadio". Qualcuno fa notare che andrebbero riprese anche alcune strutture sportive di Palermo: "Sarebbe bellissimo se avessi un fatturato come le grandi squadre - spiega Zamparini - ma ho già difficoltà a chiudere in sano il bilancio rosa. Non dobbiamo solo donare, ma aiutare chi ha strutture, noi siamo sempre a disposizione". Si prosegue col calcio e con i sogni spezzati dei ragazzi tifosi in platea: Palermo-Sampdoria e la champions sfuggita per un soffio, la finale di Coppa Italia, le false speranze dei tifosi di ritornare grandi...: "Purtroppo è cambiato tutto in peggio - risponde il patron rosanero - l'economia del Paese e tanto altro. Nel Palermo ho investito, ho dato parecchio, e penso di aver messo più di 100 milioni in questi anni e non li riavrò più. Sto lavorando per costruire una buona società. Dobbiamo risanare il bilancio, lo stiamo facendo vendendo Dybala. Farò un bilancio per cambiare l'economia della squadra, con stipendi e tanto. Come si fa a competere con squadre che fatturano 100-150 milioni come Juventus, Inter, Milan ecc? Stiamo cercando di trovare qualità, farò una squadra forte per il prossimo anno, ve lo prometto. Thoir mi ha pregato per Dybala, ma non aveva soldi per aiutarmi a sanare il bilancio. Stessa cosa Berlusconi, che mi ha chiesto anche Vazquez. Ma sono squadre in difficoltà. Siamo orgogliosi di questi ragazzi, senza i pali saremmo alti in classifica, cercando le coppe". Da tifoso le ho dato il cuore - afferma un giovane universitario con voce emozionata - ora investirà soldi sui giovani talenti rosa? "Con Belotti e Bentivegna investiremo tanto. La mia politica cerca punte giuste in Italia, ma abbiamo possibilità di spesa diverse da Milan e Juve e prendo i giovani. Guardo giovani di valore, p.e. il centravanti del Boca che gli fa vincere il campionato, cercando di trovare il prezzo giusto. Dobbiamo costruire un Palermo forte, tutti i giovani vogliono venire qui per andare poi a giocare con grandi squadre". Altra domanda dalla platea: Perché i siciliani in A e B sono pochi? "Ho voluto investire nelle giovanili, voglio portare i siciliani in alto, vedi Bentivegna - spiega Zamparini. -  Ma ricordo che in A c'è anche Terranova". Tra il pubblico c'è anche chi vorrebbe fare risparmiare il presidente. Un giovane chiede: Il Carpi è arrivato in A con giocatori e tetto economico basso, perché il Palermo non prende spunto? "Il Carpi e il Frosinone sono destinate, e non lo auguro, ad avere difficoltà in A. Se facessi la squadra del Carpi i tifosi mi ucciderebbero. Voglio dare precedenza ai giocatori italiani. Se compro un giocatore a 3 milioni devo dare garanzie bancarie e la stupidità italiana porta a comprare in Argentina. Il nostro bacino è ristretto perché c'è povertà. Spero di avere qualche giocatore palermitano, ma siete tanti e pochi giocate, all'estero invece è il contrario". E' d'accordo alla riduzione delle squadre nei campionati di A e B? Avendo 18 squadre non cambia tanto per i diritti tv. E' una stupidità, non ha senso - spiega il presidente - Lotito e l'Udinese ci hanno fregato più di un milione dicendo che i proventi della UEFA non ci spettavano. All'interno del calcio il primo valore è il denaro. Chi è pieno di soldi ne vuole ancora, se Agnelli avesse la possibilità ruberebbe dai portafogli". Se oggi avesse 20 anni in cosa investirebbe? Chiede un giovane: "Ognuno di voi ha un indole da scoprire, se sei nato artista fai spettacolo, se fai economia puoi fare tanto per il futuro. Investirei sul turismo - risponde deciso il presidente- e sull'agricoltura, come detto. Palermo non ha buoni ristoranti, solo trattorie di famiglia, ma dovete costruire per l'efficienza della terra. Altruisti e al prezzo giusto se avete una trattoria, tutto al massimo di qualità e prezzo. Non porterei mai qui raffinerie, con i prodotti agricoli che avete dovete sfruttare tutto".

Luca Bucceri

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