Solo voglia di poter tifare

Ai tifosi rosanero mancano i presupposti per poter esprimere compiutamente il loro tifo per la squadra del cuore. Ma non chiedono la luna.

Solo voglia di poter tifare

Il tifo sportivo viene definito come un fenomeno sociale che unisce un gruppo di individui impegnati a sostenere con vivo entusiasmo la vittoria di una squadra in una disciplina sportiva.

Quindi, per definizione il tifo si nutre di vittorie, e quello calcistico anche di gol, che rappresentano il terminale di tutto il gioco che si svolge in campo. Tutte le azioni hanno un solo obiettivo: fare oltrepassare al pallone la linea bianca della rete avversaria una volta in più degli avversari.

 

Ai sostenitori di fede rosanero nelle ultime due stagioni sono mancati i presupposti per potere esprimere compiutamente il loro tifo per la squadra del cuore. Perchè inspiegabili e discutibili vicende societarie, gestioni approssimate e inadeguate hanno smantellato quella che era una compagine affidabile e dignitosa, riducendola ad un gruppo di calciatori giovani e non di categoria, con tanti doppioni stranieri che non conoscono il calcio italiano, gestiti da decine allenatori spesso non all'altezza.

 

La qualità dello spettacolo offerto partita dopo partita è stata sempre più scadente, di conseguenza lo stadio si è svuotato, e lo zoccolo duro che continua a frequentarlo non riesce a trovare i presupposti per potere tifare. Perchè il tifo è gioia, entusiasmo, e la squadra rosanero non ha offerto e non offre occasioni per potere gioire ed entusiasmarsi. 

 

Basti pensare, per esempio, che gli irriducibili di questo campionato hanno potuto assistere ad un gol segnato dalla loro squadra solo otto volte - mentre ai tifosi della Roma questa opportunità è capitato 42 volte - e hanno potuto lasciare lo stadio a testa alta per la vittoria dei loro colori solo una volta su quindici - mentre i bianconeri juventini ben quindici volte, cioè tutte le volte che la loro squadra ha giocato in casa.

 

Ma i tifosi rosanero non chiedono la luna. Chiedono di potere tifare per una squadra 'normale', che vince, perde o pareggia, che segna, e che subisce anche gol. Attualmente, invece, succede addirittura il paradosso che non si può gioire neppure quando, casualmente, si riesce a segnare qualche gol e passare in vantaggio. Perchè c'è la certezza che poco dopo, immancabilmente, dagli avversari ne arriveranno tre, quattro, e la partita si chiuderà con l'ennesima ignominiosa sconfitta per goleada.

 

Si sente in giro una straordinaria voglia di potere tornare a tifare con passione per i colori rosanero. Quale tifo si può fare per una "armata Brancaleone" così maleassortita? Partita dopo partita non si può parlare di tifo, ma di sofferenza, di mortificazione. 

È per questo che adesso, quando pare che a livello societario stia cambiando qualcosa, i tifosi per prima cosa chiedono a gran voce, in coro, soprattutto l'allestimento di una squadra dignitosa, competitiva, in qualsiasi serie debba giocare il prossimo campionato: una squadra di cui non doversi vergognare.

 

Questa deve essere la priorità, prima di pensare allo stadio nuovo, prima di adoperarsi per lanciare brand internazionali. Anche perchè, e ci sembra ovvio, se manca la squadra, per chi si allestisce un nuovo stadio? Se la squadra vale meno di zero, quale brand le si può accoppiare?

Baccaglini avvisato, Baccaglini salvato.