Vazquez e Gilardino vanno aiutati

Manuel Mannino

Vazquez e Gilardino vanno aiutati

E' una caratteristica comune a molti eroi dell'epica: la solitudine. Grandi e lucenti, partivano con la spada e l'armatura in cerca del male, del nemico, o della terra persa. Forti del proprio unico obiettivo e fatalmente soli. Come gli attaccanti del Palermo.
Non è facile circoscrivere i problemi dei rosa entro un solo concetto, per giunta banale e palese. Ma così è: Vazquez e Gilardino sentono la mancanza dei compagni. Il primo è in astinenza di interpreti con cui costruire il fraseggio che mandi in porta un compagno; il bomber di un'ala che sappia calciare il pallone in area.
Agli eroi, però, prima o poi sarebbe venuto incontro un aiutante che potesse accompagnarli nei momenti di difficoltà. Invece, i Nostri naufragano tra la densità delle maglie avversarie, in compagnia dei soli nemici, senza la forza di contrastare “la minaccia difensiva”.
La reazione dei due, però, seppur con un comune denominatore, è diversa: Franco si dispera, dribbla, prende colpi, perde palla, prova a scambiare e si propone. Gilardino si maschera da fantasma e fluttua di settimana in settimana per gli stadi d'Italia, nell'attesa di gettare il mantello e rivelarsi, perché finalmente il pallone buono è lì. E lui lo mette dentro.
E sembrano stanchi già al primo minuto, confusi e spaesati nel regno degli avversari. Chiamano rinforzi e nessuno li sente, tutti arroccati e distanti decine di metri: sarà che dall'attacco non arriva chiaro il grido d'aiuto.
Ma resto convinto di questo: se nel 3-5-2 di Iachini avessimo interpreti esterni in grado di garantire questo modulo di gioco, e con la qualità che c'è già al centro del campo, il Palermo tornerebbe a fare gol con regolarità.
Forse è ora che i tifosi palermitani prendano in considerazione Change.org.
Lanciamo una petizione: non lasciate soli i nostri attaccanti, o si estingueranno presto.