Tuttolomondo categorico: «Niente da spartire con Zamparini»

Tuttolomondo categorico: «Niente da spartire con Zamparini»

Per molti tifosi rosanero dietro al Palermo continua ad aleggiare, nonostante il cambio di proprietà, la presenza di Maurizio Zamparini. Il patron di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo, ai microfoni di Trm-Zona Vostra, ha voluto smentire categoricamente il collegamento dell'ex numero uno rosanero con il nuovo Palermo: 

 

«Perché non cambiare De Angeli? Quando uno fa una operazione impegna capitali e strategie, ma non le impiega la piazza. Allora, se si vuole fare strategia al posto nostro, invito la piazza a mettere la mano al portafoglio. Si tende a idealizzare o a rendere vittima la signora De Angeli. Noi siamo e restiamo a Palermo, non come gli inglesi. Il dottor Foschi è il miglior operatore sul mercato, ha tenuto in vita questa squadra: ma perché dovrei privarmi di questa risorsa? La signora De Angeli: io non devo accontentare né certi sentimenti della piazza, né del Palazzo. Lei è in squadra a tempo indeterminato. Ho avuto modo di testare le sue capacità. Non vedo perché dovrei privarmi di una risorsa simile. Oggi non c'è alcun conflitto d'interesse nella sua permanenza a Palermo, siccome oggi non c'è e la signora De Angeli si sta impegnando per risolvere le varie problematiche».

 

ZAMPARINI

«Noi abbiamo visto natura e creato dei debiti del Palermo. Noi scommettiamo sul Palermo calcio, che possa generare più valore che perdita. Non abbiamo nulla a che spartire con il signor Zamparini. Mi indispettice questo accostamento. Niente a che spartire. Stabiliamo noi cosa fare con le nostre tasche. Sono stati creati debiti con l'amministrazione di De Angeli? A noi risulta tutt'altro. Rispondo a domande che abbiano un valore costruttivo. Gradirei che i giornalisti che hanno a cuore le sorti del Palermo avessero una visione più ampia. E' ormai di pubblica evidenza che Zamparini non c'entra più nulla. Lasciamo stare i fatti pregressi, non ci appartengono».

 

ELIMINAZIONE DEL PIGNORAMENTO CONTI

«Sarà casuale? C'è stato un pagamento a monte, ovviamente. Questo con gli altri. Qualcuno pensava che non avessimo neanche i soldi per gli avvocati. Gli industriali palermitani? Ci hanno manifestato interesse a partecipare nel Palermo calcio. Ho ringraziato e pregato di attendere le vicende giudiziarie. Non trovo corretto che chi debba investire si ritrovi in uno scenario di guerra, questo rischio di impresa lo affrontiamo noi. Chudiamo prima la vicenda sul piano giudiziario. Siamo ancora in guerra, non è finita. C'è riserbo sui nomi, ma si tratta dell'elite dell'imprenditoria palermitana, ci siamo assunti l'impegno di portare prima a conclusione le vicende giudiziarie».

 

DELIO ROSSI

«Interessi in un presunto fallimento del Palermo? La competizione imprenditoriale è una cosa molto bella, purché venga giocata ad armi pari, noi conosciamo le armi delle regole. Con Delio Rossi? Io non sono il patron, non è la mia funzione. Rispondo per cortesia a questa intervista, perché la proprietà è presente, vigila e controlla le situazioni del Palermo Calcio. La questione del mister è diretta competenza del ds che è fa riferimento al dg,noi non mettiamo becco. Confido nella vostra attenta informazione e nella vostra imparzialità. Una preghiera: fino a giovedì lasciateci un po' di fiato, perché le energie devono essere veicolate verso l'udienza».