Il Palermo un anno dopo

Il Palermo un anno dopo

Due pareggi nelle prime due partite per il Palermo in questa nuova stagione di Serie B. Un inizio negativo per una squadra che punta più che mai alla Serie A.

 

A rendere la situazione sfavorevole sono le prestazioni scialbe della squadra rosanero, che in più occasioni ha anche rischiato di portare a casa meno di un pareggio. Non è bene giudicare dopo due partite, ma questa scia negativa è cominciata dopo il passaggio del turno contro il Vicenza in Coppa Italia ottenuto solo ai rigori.

 

Dopo quella partita, una sconfitta contro il Cagliari in coppa, la sconfitta contro la Sicula Leonzio nell'ultima amichevole precampionato e i due pareggi contro Salernitana e Cremonese.

 

Ma cosa è cambiato rispetto ad un anno fa?

Oltre al format della Serie B, passato da 22 a 19, sono molti gli elementi che differenziano il Palermo dello scorso anno da questo.


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Durante il calciomercato estivo, il club rosanero ha ceduto due elementi che lo scorso anno hanno certamente fatto la differenza: Coronado e La Gumina. Giocatori che in un modo o nell’altro hanno permesso al Palermo di raggiungere la finale play-off poi persa contro il Frosinone. A tal proposito, il Palermo attende novità in merito e Zamparini chiede la retrocessione dei ciociari in B e la promozione dei rosa in A.


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Altra grande differenza rispetto allo scorso anno è il direttore sportivo. Cacciato a stagione in corso e sostituto da Valoti, Fabio Lupo a differenza di Tedino non ha fatto ritorno in rosanero nonostante il buon lavoro svolto. Fatta eccezione per il calciomercato invernale, quando però il Palermo era molto limitato per gli acquisti, il dirigente originario di Pescara è stato un buon colpo.

Rino Foschi, non nuovo in casa Palermo, è di fatto tornato in rosa per dare una boccata d’aria fresca alle casse rosanero. Casse effettivamente risanate, ma un calciomercato che ha portato in rosa elementi che al momento non stanno rendendo quanto dovrebbero. Da Brignoli, ancora inesperto e preferito a Pomini che lo scorso anno ha dimostrato la grande capacità di difendere i pali, a Puscas che fatica a trovare la condizione.


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Tornando al calcio giocato, Tedino, dopo un precampionato dedicato alla difesa a 4, schierata anche nella sfida di Coppa Italia contro il Vicenza, è tornato alla linea a tre sfruttando l’esperienza di Rajkovic e Bellusci. Grande escluso della retroguardia è Aljaz Struna che insieme a Rispoli, Aleesami e Nestorovski è tra gli ‘’scontenti’’ della rosa che volevano lasciare Palermo durante la sessione estiva di mercato.

 

A proposito di Nestorovski, il macedone è di fatto scomparso dai radar già dallo scorso anno, quando dopo un inizio a suon di gol è andato in calando. Ultimo gol su azione dell’attaccante rosanero è quello realizzato contro il Parma nella sfida di ritorno dello scorso campionato.


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Insomma, un inizio di stagione che ha visto il Palermo affaticato nel trovare il risultato. La società, intanto, dopo la batosta Baccaglini, è a buon punto sul fronte cessione.

 

Lo scorso anno è stato all’insegna di obiettivi mancati sia per quanto riguarda la promozione in Serie A sia per quanto riguarda la cessione societaria. Non ci resta che sperare che quest’anno questi obiettivi vengano centrati.

A Foggia vincere è d’obbligo per recuperare l’inizio negativo in questa Serie B.  Zamparini, d’altra parte, dovrà accelerare i tempi per la cessione del club, il malcontento del tifo rosanero va aumentando.