Tedino: «Infortuni? Abituati a questo tipo di difficoltà»

Le parole del tecnico rosanero sulla partita di domani contro il Bari

Tedino: «Infortuni? Abituati a questo tipo di difficoltà»

Sfida di vertice domani per il Palermo di Bruno Tedino, che ha l'occasione, vincendo, di andare al primo posto in solitaria. Il tecnico trevigiano, in conferenza stampa, ha introdotto gli argomenti sulla partita di domani.

 

Uno degli argomenti è proprio l'emergenza a cui deve tenere conto Tedino, tante le assenza per domani:  «Siamo in difficoltà dal punto di vista dell’organico, non è tanto chi abbiamo disponibile oggi ma quanto abbiamo fatto durante la settimana. Avendo a disposizione 20/22 giocatori è una cosa, ma quando ne hai pochi devi sapere gestire gli allenamenti. Non siamo preoccupati ma gli indisponibili sono davvero tanti anche se chi li sostituirà sarà pronto a farlo. Siamo tatuati con questo tipo di difficoltà, ma dovevamo preparare una partita e l’abbiamo fatto al massimo nonostante le varie difficoltà».

 

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Proprio per i tanti infortuni, Coronado potrebbe essere schierato a centrocampo: «Davanti abbiamo La Gumina, Embalo e Trajkovski; Igor può giocare dappertutto e a dire il vero l’ho provato anche in quella zona. Devo fare delle valutazioni generali importanti, da sottolineare che in settimana anche Szyminski non si è allenato. Quello di domani è un match di cartello vista la classifica ma non penso sia determinante per la stagione. E' logico che se dovesse arrivare un risultato importante ci darebbe ancor più positività. A volte siamo stati bacchettati per aver fatto qualche pareggio in più, il punto è sempre importante quando riesci a fare una partita di grande spessore. Non dobbiamo però accontentarci e dare tutti noi stessi per portare a casa il massimo».

 

 

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Infine, Tedino ha analizzato gli avversari: «E’ una squadra che ha un modo di giocare molto arioso con giocatori di grande personalità soprattutto in avanti, è una squadra che muove molto bene la palla e davanti ha degli attaccanti formidabili come CisséNeneGalanoBrienzaImprota e tanti altri. Complimenti a chi ha creato la squadra e chi l'allena, hanno un organico davvero forte. Grosso? E’ stato l’emblema della nazionale nella vittoria mondiale al pari di Tardelli, quando penso anche alla sua esultanza mi vengono i brividi. Da allenatore lo stimo tanto perché è molto giovane e sta facendo molto bene, lo fece già ai tempi del settore giovanile della Juventus e credo abbia le potenzialità per fare ancora meglio».