Tedesco: «Le responsabilità più grandi non sono di Zamparini»

L'attuale allenatore del Floriana ha parlato della situazione che riguarda la cessione del club rosa

Tedesco: «Le responsabilità più grandi non sono di Zamparini»

Giovanni Tedesco è stato uno dei simboli degli «anni d'oro» del Palermo, ma ha anche avuto il privilegio di sedere sulla panchina dei rosa nel 2016 per poco meno di un mese. Per l'ex centrocampista oggi è una giornata doppiamente speciale: oltre a spegnere quarantacinque candeline, disputerà con il Floriana (squadra che allena da un anno) la semifinale della Coppa maltese.

 

Tedesco, intervistato da «La Repubblica», ha parlato di come ha vissuto da lontano la retrocessione del Palermo: «Sono amareggiato e deluso, anche se è stata una retrocessione annunciata. Una gestione non positiva, tra cambi di allenatore e diesse».

Le colpe secondo Tedesco non sono da attribuire né a Baccaglini né a Zamparini: «Le responsabilità più grandi le ha chi stava al fianco dell'ex presidente, quindi consiglieri e direttori sportivi».

 

Zamparini si è preso tutte le colpe: «Non penso sia autolesionista. Parlando con lui, ho avuto modo di conoscere pregi e difetti. Le decisioni che ha preso, giuste o sbagliate, sono tate fatte per il bene della squadra. Chi gli è stato vicino spesso lo ha portato a sbagliare».

La separazione di Tedesco dal Palermo: «Quando ho capito che non potevo dare più niente al Palermo, ho preferito lasciare. Non è nel mio Dna approfittare delle situazioni e fare come tanti che bivaccano alle spalle del Palermo. Io sono ambizioso e non "leccaculo"».

 

Il pensiero di Tedesco sulla squadra: I giocatori dovrebbero ringraziare Santa Rosalia solo per il fatto che indossano la maglia rosanero. Se fossi in loro, queste ultime partite le giocherei dando tutto e dimostrando di volere rimanere. Purtroppo, però, non abbiamo lo stesso carattere».

Sulla cessione della società, Tedesco non ha dubbi: «Di Baccaglini non ho nessuna idea, non si puògiudicare. I tifosi del Palermo, però, non sono stupidi. L'impressione è che dietro ci sia sempre Zamparini, ma per me non è un male. Ha ancora la forza imprenditoriale di portare il Palermo in alto e se vuole può benissimo ottenere la promozione già a gennaio»