La Sicilia riapre, Razza: «Continuiamo a rispettare le regole»
Da oggi la Sicilia riapre i confini. Il Governo regionale ha dato il via libera agli spostamenti tra regioni e ad altre novità.
Nonostante il via libera, la cautela deve restare alta. A sottolinearlo, l’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in un’intervista a la Repubblica.
Tra le domande a cui l’assessore ha risposto, anche quella sulla possibilità di una nuova ondata di contagi con l’apertura dei confini:
«Abbiamo fatto delle valutazioni sul piano delle precauzioni da assumere. Il timore, che risponde ogni tanto a logiche di irrazionalità, non ci deve guidare in questa fase. In questo momento più che il timore dobbiamo calibrare bene la prudenza e il coraggio. Se avessimo temuto un’ondata di contagi saremmo stati dei pazzi a riaprire. Quello che bisogna fare è continuare a rispettare delle regole di cautela».
RISPETTO DELLE REGOLE
«Non temiamo nuovi contagi? Non è così. Siamo consapevoli che seguendo le linee guida nazionali e rispettando regole di prudenza diminuiscono le occasioni di contagio –ha dichiarato-. Non possiamo vivere nella paura del virus ma se un virus è circolante dobbiamo conviverci per non massacrare la nostra economia e il lavoro di chi si è sacrificato per poter mettere su piccole e grandi imprese».
RIPARTENZA TURISMO
«Ritengo che in questo momento il compito di mediare gli interessi anzitutto è del governo nazionale. Nel momento in cui ha deciso di riaprire tutte le regioni contemporaneamente a prescindere da dati epidemiologici diversi, lo ha fatto nella consapevolezza che non si correva alcun rischio. Semmai abbiamo bisogno di capire quali aiuti ulteriori da parte dello Stato possono arrivare per il sostegno di un comparto che in alcune aree della nazione, come la Sicilia è trainante».
MASCHERINE E IGIENIZZANTE
«Dovrebbero essere parte della nostra quotidianità fino al vaccino e questo ci porta fino all’anno prossimo. Il distanziamento interpersonale dobbiamo abituarci a mantenerlo. Già l’ordinanza del presidente Musumeci indica un uso della mascherina all’esterno quando c’è folla e nei luoghi chiusi. Gli igienizzanti, invece, non penso li dimenticheremo nemmeno dopo il Covid. E mi auguro che alcune prassi negli ospedali riducano le infezioni».
ASSETTO DEGLI OSPEDALI
«Non solo deve rimanere potenziato ma entro il 16 giugno dobbiamo trasmettere al ministero il nostro piano aggiornato con i nuovi posti letto di terapia intensiva, con i nuovi posti di pneumologia e malattie infettive. Oltre ai posti di sub intensiva che la Sicilia non aveva. Un lavoro organizzativo enorme con il comitato tecnico scientifico –continua-. Ci orientiamo al coinvolgimento delle strutture pubbliche sulle quali dobbiamo operare i maggiori investimenti».
TAMPONI E TEST VIROLOGICI
«Noi siamo una delle regioni dove si sono eseguiti più tamponi e sono previsti per i ricoveri. Hanno una funzione diversa. Il tampone è l’unico vero strumento che ci consente di estrarre la positività al coronavirus. Il sierologico ci consente di comprendere dagli anticorpi se un soggetto abbia avuto o meno la malattia. Prevediamo il più possibile il ricorso al tampone. Proseguiremo i controlli a tappeto nelle Rsa e nelle case di riposo. La Sicilia nell’emergenza ha fatto passi avanti enormi nell’utilizzazione di tecnologiche informatiche –conclude-. Una piattaforma che si evolve adesso anche per chi arriva in Sicilia».
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