Rino Foschi: "Prevedo equilibrio in Torino-Palermo..."

L'attuale dirigente del Cesena Rino Foschi, intervistato da Tuttosport, oggi in edicola, racconta al quotidiano torinese le sue esperienze vissute al fianco dei presidenti di Torino e Palermo, squadre delle quali può essere considerato un doppio ex. CON ZAMPARINI - Ricordando gli anni di Palermo Foschi afferma: "Abbiamo lavorato insieme sei anni, ci siamo presi grandi soddisfazioni, abbiamo sfiorato la Champions League, abbiamo lanciato grandi campioni. Non posso certo essere soddisfatto invece del mio lavoro al Torino: sono stato un anno e mezzo, abbiamo avuto delle difficoltà. In granata sono stato di passaggio. Non si deve sentire offeso nessuno mio ex presidente se dico che il mio patron numero uno è stato Zamparini. Però cosa posso dire di Cairo: è un grande presidente, è un imprenditore all'avanguardia, è una persona intelligente. Parliamo di due dirigenti sportivi che andrebbero imitati". CAIRO -  Foschi ha conosciuto un Cairo diverso da quello attuale: "Ma in realtà si vedeva già dove voleva arrivare. Aveva un'idea ben precisa di Toro e adesso sta realizzando tutto ciò che ai tempi aveva in mente, ma non riusciva a mettere in pratica. Torino è una grandissima piazza, però ha delle aspettative: non è semplice. Ho vissuto tempi duri, di contestazione". LA SVOLTA CON VENTURA - Foschi ricorda: "Ritengo che sia stata molto importante la scelta di Ventura. E immagino che sia stato un prezioso suggerimento del ds Petrachi, che aveva lavorato con lui precedentemente a Pisa. Il Torino e il presidente si meritano quello che stanno raccogliendo". ZAMPARINI -  E' più profonda la conoscenza di Zamparini: "Tutti sanno quello che ha fatto da imprenditore, è stato uno dei più grandi non solo in Italia. E' molto esigente, è un istintivo. Ma è una persona che ti concede libertà di manovra, uno che ti fa lavorare bene. Palermo, altra grande piazza, aveva bisogno di un presidente così per ottenere grandi risultati". CAIRO-ZAMPARINI E...BELOTTI - Foschi è rimasto molto sorpreso dal passaggio di Belotti al Torino: "Non era un'operazione facile prendere un giocatore del calibro di Belotti. Era difficile perchè il giocatore era desiderato anche da altre squadre, anche prestigiose e con disponibilità economica. Non me lo aspettavo e devo fare i complimenti a entrambi . A Zamparini che ha perfezionato un'operazione importante, e a Cairo, che ha deciso di puntare su uno dei ragazzi, classe 1993,  più promettenti". DEFREL -  Foschi rivela alcuni retroscena sull'affare di mercato Defrel, poi concretizzato dal Sassuolo che lo ha strappato alle "concorrenti": "La verità è che me lo avevano chiesto in tanti. Anche il Torino, certo. Ma Zamparini si era mosso subito e bene. Il ragazzo, che è una bravissima persona, non aveva e non ha niente contro il Palermo, ma ha scelto il Sassuolo per motivi personali". TORINO-PALERMO - Rino Foschi non si sbilancia sull'esito della sua "partita del cuore": "Una sfida che promette spettacolo, visto il livello di calcio mostrato da entrambe le formazioni. Iachini sta lavorando benissimo, però è ancora alla ricerca di un equilibrio che il Torino ha dimostrato di avere. E' una sfida equilibrata e sicuramente divertente".

(Sa.Bi.)