Peculato, ai domiciliari Domenico Cottone

Peculato, ai domiciliari Domenico Cottone

Arresti domiciliari con l'accusa di peculato, riciclaggio e autoriciclaggio per il proprietario del Marsala Calcio, Domenico Cottone, e la moglie Chiara Gulotta, gestori della loro sala giochi. 

Debiti - come riferisce La Repubblica - con lo Stato per un milione di euro, al quale non versavano gli importi per le giocate effettuate nella sala da giochi di proprietà nel centro della cittadina trapanese.

 

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La procura ha anche disposto il sequestro di beni per un milione di euro, il debito complessivo con l’Erario accumulato nell’arco di quattro anni, oltre a quello della sala giochi.

Cottone in complicità con la moglie avrebbe anche commesso il reato di riciclaggio attraverso un metodo che avrebbe spinto alcuni giocatori a indebitarsi, cadendo nella trappola della ludopatia.

 

I due coniugi si sono impossessati, omettendo il versamento alla società concessionaria dello Stato, degli importi dovuti per legge su tutte le giocate effettuate e quelli previsti dal canone di concessione. E, inoltre, all’interno della sala giochi, esercitavano una vera e propria attività abusiva finanziaria. L'operazione è stata effettuata dai finanzieri del secondo nucleo operativo metropolitano del Gruppo di Palermo coordinati dal colonnello Alessandro Coscarelli. Per Cottone e la moglie sono scattati gli arresti domiciliari. 


 

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