Vazquez che viene ammonito prima di una gara in casa, importantissima in chiave salvezza, ricorda molto l'anno della retrocessione, quando Miccoli (nella foto), a Cagliari, si fece espellere dalla panchina per proteste, lasciando il Palermo senza il suo giocatore più rappresentativo alla vigilia di due sfide casalinghe fondamentali per la salvezza, Atalanta e Pescara.
Quel Palermo, senza il suo capitano, perse al Barbera contro i bergamaschi e pareggiò contro gli abruzzesi, compromettendo irrimediabilmente il suo cammino verso la salvezza. Anche il Palermo giocherà senza Vazquez domenica prossima in casa contro la Lazio; l'argentino, infatti, era diffidato.
Ma non è l'unica analogia: quel Palermo mancava di organizzazione di gioco, di grinta, di furore agonistico, proprio come quello di quest'anno.
Quattro gli allenatori esonerati nel 2012-2013 dal presidente Zamparini; molti di più gli allenatori che si sono alternati quest'anno sulla panchina rosa nero, ma non sono tutti esoneri: Iachini, Ballardini, Iachini bis (dimissioni). Poi Tedesco, Viviani e Bosi, scelte interne, e Schelotto (allenatore travestito da dirigente) dimissionario. Non sarà forse coincidente il numero degli allenatori epurati, ma ciò che coincide è la confusione generale, soprattutto quella societaria.
Il calciomercato, nel gennaio 2013, fu gestito da Pietro Lo Monaco che portò a Palermo tanti calciatori, ma pressochè sconosciuti, indebolendo il gruppo sul piano del collettivo e dal punto di vista mentale. Nel 2016 Gerolin ha portato a Palermo Balogh e Cristante, cedendo Rigoni al Genoa, che fino a qualche settimana fa era inguaiato, insieme ai rosa, nei quartieri bassi della classifica e che oggi è decimo anche grazie alle buone prestazione dell'ex centrocampista rosa. In ambedue i casi, calciomercato pessimo.
Il silenzio dei tifosi è "assordante". Sembra quasi una rassegnazione. Anche nel 2012-2013 non ci furono veementi contestazioni. Si provò a riempire gli spalti nelle ultime partite decisive, ci fu una timida risposta, ma il risultato non cambiò: quei giocatori portarono la città e la società di viale del fante in B e indisturbati, a parte qualcuno, andarono via da Palermo per approdare in altri lidi.
Troppe analogie. Ma non ci resta che augurarci che l'epilogo sia diverso.