Vazquez e la nazionale: buona la prima! Ma adesso testa al Palermo

Il miglior modo per un calciatore di mettere a tacere le polemiche è sempre quello di rispondere sul campo e il Mudo, protagonista ieri del suo esordio in maglia azzurra, lo sa bene.

L’amichevole di ieri sera contro l’Inghilterra ha rappresentato in un certo senso la rivincita degli oriundi dopo le voci di disappunto sollevatesi in seguito alla loro convocazione in nazionale. Vazquez ed Eder sono stati infatti entrambi protagonisti di buone prestazioni. Il doriano, schierato dal primo minuto, ha impensierito gli avversari  svariando per tutto il campo, dimostrandosi un elemento imprevedibile in attacco capace anche di dare il proprio sostegno alla difesa.

Per quanto riguarda il Mudo, subentrato al 60’ proprio al posto dell’altro oriundo, sono bastati 30 minuti per dimostrare di poter dare il suo apporto ad una nazionale reduce da esperienze internazionali deludenti. Il suo ingresso in campo ha dato infatti non pochi segnali positivi: ottimo pressing sui difensori inglesi e buon fraseggio con i compagni di reparto, primo fra tutti Immobile. Al fantasista rosanero sono bastati pochi minuti per impensierire la difesa avversaria:  un colpo di petto fatato del numero 23 per Immobile che, a tu per tu con Hart, spreca tutto.

A proposito di questa azione, il numero 20 rosanero ha dichiarato: «Il mio primo tocco con la maglia dell’Italia è stato di petto? Sì, ho visto che Ciro Immobile era da solo, quindi ho accelerato i tempi dandogli il pallone di petto».

Adesso il sogno è quello di tornare a vestire con continuità la maglia azzurra: «Sono contento di stare in questa Nazionale, spero di tornarci presto. Mi trovo molto bene e mi sono integrato facilmente, c’è un bel gruppo. Non voglio diciate che ho scelto l’Italia solo per giocare con continuità, è stata una scelta di cuore, non è una nazionale di ripiego. Mi sento italiano nel sangue sebbene non sia fisicamente nato in Italia ed era l’unica nonché la migliore decisione che potessi prendere. A me personalmente interessano poco le polemiche, la maglia della Nazionale azzurra è importante e sono onorato di indossarla».

Quella di ieri sarà una data che difficilmente dimenticherà. Sulle emozioni provate al suo esordio ha aggiunto: «I minuti che hanno preceduto il mio ingresso in campo sono stati molto emozionanti, però io sono uno che sa gestire momenti del genere. Mi sentivo molto bene. Cosa mi ha detto Conte? Poche semplici parole: ‘Entra, tieni la palla, falla girare e gioca come sai fare senza pressione alcuna’».

Sul nuovo c.t. ha poi dichiarato: «Assomiglia molto a Iachini, perché entrambi preparano le partite in modo meticoloso facendo lavorare molto i giocatori. Sono contento, mi piace allenarmi con lui».

Ma adesso testa al Palermo: sabato c’è il Milan dei nuovi connazionali Abate e Antonelli e i tifosi si aspettano un ritorno alla vittoria dopo i deludenti risultati delle ultime giornate. Proprio sul calo rosanero ha infine dichiarato: «Palermo ha frenato in campionato? No, non abbiamo la pancia piena, sappiamo di non avere fatto bene nelle ultime gare. Già da sabato vogliamo riscattarci. Da domani inizierò a pensare alla partita contro i rossoneri. Faremo di tutto per dare un’enorme soddisfazione ai nostri tifosi».

Sonia Melilli