Palermo, strategia Stellone. Il tecnico opta per il turnover

Palermo, strategia Stellone. Il tecnico opta per il turnover

 

Conclusi gli impegni delle nazionali, il Palermo può tornare a concentrarsi sul campionato di Serie B.

Nove giornate e tutte decisive per i rosanero che proveranno a conquistare ciò che non hanno avuto lo scorso anno: la Serie A.

 

Sfide delicate quelle che attendono la formazione di Roberto Stellone da qui a fine stagione, tra queste, le sfide promozione con Pescara, Verona e Benevento.

 

Proprio in vista di questi impegni, alcuni molto ravvicinati, il tecnico rosanero opterà per un turnover. C’è da dire, in effetti, che finora il Palermo non ha mai giocato con un solo modulo e con determinati interpreti, anzi, le formazioni rosanero sono state varie.

Anche per questo finale di stagione, con gare ravvicinate e diversi giocatori in infermeria, Roberto Stellone opterà per nuovi moduli con nuovi interpreti. «Il trasformismo rosanero –scrive il Corriere dello Sport–  è suggerito in parte dalle molte alternative in rosa ma anche dalla nuova ondata di infortuni che costringe il tecnico a variare comunque qualcosa. L'assenza di Falletti in particolare toglie al Palermo uno dei giocatori più in forma, decisivo nel creare superiorità numerica, bravo ad alzare i ritmi a scardinare le difese».

 

Secondo quanto riportato dal quotidiano, date le assenze, il tecnico non può riproporre il 4-4-2 finora utilizzato «a meno di non lanciare nel ruolo di fantasista esterno (ecco la soluzione imprevista) il 21enne Lo Faso, zero minuti in stagione finora e una serie di infortuni ma in questi giorni brillantissimo in allenamento, molto considerato dall'allenatore e voglioso di dare il suo contributo. L'altra idea potrebbe essere l'avanzamento di Rispoli quale esterno alto di un 4-4-2. Per il ruolo di difensore destro non c'è Salvi, out, ma si potrebbe ovviare con Szyminski se non con Gunnarsson, l'acquisto di gennaio anche lui mai sceso in campo».

 

Dati anche gli impegni con le nazionali (5 i rosanero convocati) il turnover è quasi d’obbligo. «La sosta ha allentato le tensioni sull'attualità societaria e consigliato di concentrare la maggior parte delle energie sul risultato da ottenere a fine stagione da cui dipende il futuro del club».

 


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